Serbia, ministra Djedovic “Investimenti per 15 miliardi nei prossimi 10-15 anni sul settore energetico”

MILANO (ITALPRESS) – Gli investimenti previsti per lo sviluppo del settore energetico in Serbia nei prossimi 10-15 anni ammontano a circa 15 miliardi di euro. Questi investimenti permetteranno al settore energetico di fornire in futuro energia elettrica senza interruzioni ai cittadini e all’economia, sostenendo così l’ulteriore sviluppo economico della Serbia. Lo ha dichiarato martedì a Milano la ministra delle Miniere e dell’Energia del governo della Repubblica di Serbia, Dubravka Djedovic Handanovic.

Durante il forum Next Milano presso l’Università Bocconi, Djedovic Handanovic ha parlato della transizione energetica e del crescente fabbisogno di energia elettrica nei Balcani davanti a oltre 1.000 studenti provenienti da tutto il mondo e dalla Serbia.

“Non possiamo considerare la transizione energetica separatamente dalla sicurezza energetica e dallo sviluppo economico. Se, per obiettivi superiori, spegnessimo improvvisamente tutte le centrali termoelettriche, ci troveremmo ad affrontare una crisi di grandi proporzioni – milioni di persone resterebbero senza elettricità e riscaldamento, mentre verrebbero messe a rischio le funzioni fondamentali dell’economia, della sanità, dell’istruzione e della vita quotidiana dei cittadini. La Serbia ha un piano ambizioso e realistico per la decarbonizzazione del settore energetico entro il 2050, per il quale abbiamo bisogno di energia di base. In questo senso, è importante che lo scorso anno abbiamo eliminato il divieto di costruzione di centrali nucleari, aprendo così la possibilità di considerare l’energia nucleare nel nostro mix energetico futuro”, ha spiegato.

Partecipando al panel “Dalla transizione alla trasformazione: il futuro dell’energia globale” insieme a Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Djedovic Handanovic ha parlato del crescente fabbisogno di energia elettrica a livello mondiale. “Una grande parte dei giovani oggi utilizza strumenti di intelligenza artificiale nella vita quotidiana, e l’uso di questi strumenti richiede enormi quantità di energia elettrica. I data center hanno consumato circa l’1,5% dell’elettricità a livello mondiale e si prevede che questi consumi raddoppieranno entro il 2030. Il nostro data center a Kragujevac è il più grande dei Balcani occidentali e consuma circa lo 0,35% del consumo totale di elettricità in Serbia, e presto avremo anche il più grande supercomputer del Sud-est Europa. Dobbiamo riflettere su quali siano le fonti di quest’energia, quanto ci costa produrla e se ne avremo a sufficienza se non costruiamo rapidamente nuovi impianti, soprattutto se vogliamo che le nostre strutture e la nostra economia funzionino con energia pulita“, ha sottolineato la ministra.

Durante la visita a Milano, Djedovic Handanovic ha incontrato il rettore dell’Università Bocconi Francesco Billari e il decano per lo sviluppo e i rapporti con la comunità alumni Antonella Carù, per discutere delle potenzialità di sviluppo della collaborazione tra questa istituzione educativa e la Serbia. “La Serbia è il paese centrale dei Balcani occidentali e ha il potenziale per diventare un centro accademico della regione. Sono felice che, come ex studentessa di questa università, abbia avuto l’opportunità di parlare con il rettore e la direzione dell’apertura di un centro alumni della Bocconi a Belgrado, che riunirebbe gli ex studenti della nostra regione, offrendo diverse attività e corsi e formalizzando una rete già esistente”, ha concluso la ministra.

– foto ufficio stampa Consolato Generale della Serbia a Milano –

(ITALPRESS).

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