Scarso “Lavoriamo per programmare la ripresa”

“Lavoriamo per programmare la ripresa e delineare la ripartenza seguendo le norme della prudenza e delle indicazioni delle istituzioni governative, sportive e sanitarie”. E’ questo il messaggio che il presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso rivolge a tutte le componenti del mondo della scherma italiana. Il mondo dello sport italiano, dopo il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile, è adesso in attesa delle valutazioni del Comitato tecnico-scientifico e del Ministero per le Politiche Giovanili e dello Sport circa il report redatto dal Politecnico di Torino, su incarico del Coni, titolato: “Lo Sport riparte in sicurezza”. Si tratta di uno studio atto a certificare i diversi fattori di rischio delle 387 discipline sportive facenti capo al Coni e al Comitato Italiano Paralimpico, fornendo indicazioni e azioni di mitigazione che possano accompagnare la ripresa dell’attività agonistica, quando sarà finito il lockdown, in virtù delle specificità proprie di ciascuna disciplina, con carattere temporaneo e strettamente legate alla fase di emergenza, sebbene alcune potranno essere utili anche ad emergenza superata. Il report evidenzia, per ciascuna disciplina sportiva, gli aspetti valutativi della distanza, dei dispositivi di protezione e della possibilità di utilizzo di tecnologie applicate allo sport. “Siamo in attesa – spiega il presidente federale – delle linee guida ed i protocolli che saranno emanati in merito, per poi formulare le disposizioni per quanto di competenza federale, relativamente all’attività addestrativa, alla riapertura delle sale scherma ed alla ripresa dell’attività agonistica. Ma il nostro non è un’attesa inattiva: assieme al Consiglio federale infatti stiamo formulando e concertando i vari scenari per la ripresa delle attività e delle competizioni agonistiche, dal 1 settembre. Il Decreto del Presidente del Consiglio apre all’attività motoria ed all’attività sportiva per gli atleti di vertice e riconosciuti d’interesse nazionale: per loro stiamo chiedendo la possibilità di riaprire gli spazi d’allenamento dai Centri di preparazione olimpica e paralimpica, sino alle palestre e sale scherma di riferimento di ciascuno di questi atleti, che però dovranno rispettare i necessari ed obbligatori requisiti normativi in termini di sicurezza sanitaria e di distanziamento sociale”. “Ma – continua ancora Scarso – la nostra azione oggi è orientata soprattutto sulla ripresa delle attività per la base del nostro movimento. La riapertura delle sale scherma è per la nostra realtà di fondamentale importanza non solo per la ripresa dell’attività, ma anche per garantire il futuro di tante realtà associative quali club e società ed evitare il disperdere del nostro patrimonio più grande: gli atleti più giovani”. Il Consiglio federale tornerà a riunirsi la prossima settimana. “Abbiamo scelto la prima decade di maggio – spiega il numero uno della Fis – perché, prima di assumere qualunque decisione, sarà necessario poter avere in mano tutti gli elementi sul piano normativo, le linee guida, i protocolli e le indicazioni mediche e sanitarie, utili a valutare ogni dettaglio. Non sarebbe corretto nei confronti della base nè utile decidere alcunché basandosi su indiscrezioni, voci o ipotesi. Per quella data, invece, siamo fiduciosi di poter affrontare nel migliore dei modi i temi legati alla programmazione dell’attività agonistica, le scelte in merito al rinvio delle fasi conclusive della stagione 2019-2020 o la sua cancellazione, e tutti gli aspetti del percorso di ripartenza del mondo della scherma che, è bene ricordarlo, coinciderà anche con l’avvicinamento ai Giochi Olimpici e Paralimpici. Sarà nostra cura inoltre tenere informata la base – prosegue Scarso – attraverso una interlocuzione costante con i Comitati regionali che, a loro volta, recepiranno le varie esigenze che emergono dalle realtà dei vari territori”. In conclusione, Scarso rassicura: “Stiamo monitorando e programmando tutti gli ambiti e tutti gli aspetti del nostro mondo, non tralasciando alcuna componente. Questo stile ha contraddistinto da sempre l’operato del Consiglio federale e continua a farlo in questo periodo che è il più difficile, complicato e complesso che il Paese si sia trovato ad affrontare negli ultimi decenni. Da parte nostra, garantiamo il consueto impegno, con l’entusiasmo e la passione che, anche in questa fase emergenziale, non viene meno”.
(ITALPRESS).

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