SBARCANO A MALTA MIGRANTI ALAN KURDI

Sono sbarcati in serata a Malta i 65 migranti a bordo della Alan Kurdi, la nave delal ong tedesca Sea Eye. La vicenda sulla sorte dei migranti si era risolta nel pomeriggio quando il premier maltese Joseph Muscat aveva annunciato, attraverso Twitter, l’autorizzazione allo sbarco e l’accordo per i ricollocamento dei 65 africani.

“A seguito di una trattativa con la Ue Malta trasferirà i 65 migranti salvati a bordo della Alan Kurdi negli altri Paesi Ue. Tutte le persone soccorse a bordo saranno immediatamente ricollocate in altri Stati membri” aveva twittato.

 Il premier però con un successivo tweet aveva chiarito che “nessuno dei migranti rimarrà sul territorio maltese”.

Intanto sono sbarcati tutti intorno all’1 della notte scorsa i migranti che si trovavano a bordo della barca “Alex” di Mediterranea Saving Humans, ormeggiata al molo Favaloro di Lampedusa. In precedenza due donne e un minore erano stati fatti scendere per essere trasportati al centro medico dell’isola. La Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro della imbarcazione, con il decreto notificato al capitano Tommaso Stella, che è indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina mentre, spiega su Twitter l’Ong, la notizia che l’intero equipaggio è indagato risulta invece priva di fondamento. Mistero sulla presunta iscrizione nel registro degli indagati del capo missione, il deputato di LeU Erasmo Palazzotto. Il deputato infatti ha affermato di non avere ricevuto alcuna notifica, anche se si tratterebbe di una questione di tempo.

I migranti hanno trascorso la notte nell’hotspot di Lampedusa e hanno ricevuto cure e assistenza.

Alessandra Sciurba, portavoce di Mediterranea Saving Humans, nel corso di una conferenza stampa improvvisata sulla banchina del porto di Lampedusa, ha detto: “Non abbiamo mai rifiutato l’aiuto di nessuno, siamo sempre stati disponibili a trasbordare i naufraghi su assetti navali italiani o maltesi per il trasporto a Malta. C’è stata una chiara volontà politica di non darci altra possibilità, siamo stati obbligati a violare l’alt che ci era stato intimato e ci è stato reso impossibile considerare La Valletta un porto sicuro. Abbiamo chiesto di potere trasbordare tutte le persone su qualunque nave Italiana o Maltese, ma non è stato reso possibile. Sono tutte menzogne per potere poi raccontare una storia falsa, ma ci son gli atti che parlano”.

 

 

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