Rivolta nel carcere di Rieti, morti tre detenuti

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“La tragedia nelle carceri italiane continua. Ci giunge ora la notizia di tre morti fra i detenuti anche a Rieti, più uno in rianimazione e ben quattro ricoverati. Ieri il penitenziario reatino, al pari di molte altre carceri del Paese, è stato devastato e l’infermeria è stata saccheggiata dai reclusi. Oggi si contano altri morti, mentre il Ministro Bonafede continua a ‘studiare’ e a minimizzare”. A lanciare l’allarme è Gennarino De Fazio della Uilpa Polizia Penitenziaria nazionale, che aggiunge: “Sono settimane che chiediamo una task force sulle carceri al Ministro della Giustizia, ma lui l’ha annunciata solo ieri sera, minimizzando ancora il fallimento della conduzione del suo dicastero e delle carceri. Adesso non è più tempo di task force, soprattutto se coordinate da chi ha palesato incapacità e incompetenze specifiche. I disordini, le rivolte, vanno avanti ovunque: Bologna, Isernia, Siracusa, Larino, solo per citare alcune carceri; mentre si continuano a contare i morti rispetto ai quali, se non ci sono responsabilità penali, non possono sfuggire quelle morali e politiche”. “Ripeto l’appello – conclude il leader della Uilpa Polizia Penitenziaria –, nella speranza che qualcuno lo raccolga prima che sia troppo tardi: la Presidenza del Consiglio dei Ministri assuma direttamente, pro-tempore, la gestione delle carceri. Capiamo il momento, comprendiamo l’emergenza generale del Paese, ma non giustifichiamo affatto l’assenza anche del Presidente Conte su questo tema che pure ieri sera, in conferenza stampa, nono ha speso una parola sulle carceri. Ora anche il Presidente deve dare un segnale, che batta un colpo!”.
(ITALPRESS).

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