Rally del Belgio, Tanak vince anche sull’asfalto con le gomme hard

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il Rally del Belgio, terzultima gara su asfalto del Campionato mondiale, si è chiuso con molte conferme e alcune sorprese. Queste le conferme: Ott Tanak, che vincendo la gara belga ribadisce di essere il rivale più temibile di Kalle Rovanperà per la corsa al titolo; la pericolosità dei fossi delle strade belghe, che hanno fermato la corsa prima del finlandese e poi del padrone di casa Thierry Neuville; l’affidabilità anche su terreni mediamente scivolosi e sporchi delle gomme P Zero Hard Pirelli da asfalto. Tra le sorprese, le condizioni meteo stabili al sabato e alla domenica e la conseguente strategia gomme quasi a senso unico.
A caratterizzare la gara sono state i fondi stradali con scarso grip, che tendevano ad accumulare detriti con il passaggio delle varie vetture, anche se in misura assolutamente in linea con quanto c’è da attendersi in Belgio e senza effetti sulle prestazioni, che si sono mantenute inalterate anche nella ripetizione delle prove e spesso sono addirittura migliorate.
La pioggia, tradizionalmente una delle varianti più temibili della gara belga, ha fatto la sua comparsa solo il venerdì, anche se in maniera lieve e a tratti. Costanti anche le temperature, che non sono mai scese sotto i 18 gradi, anche nelle prove mattutine.
La strategia gomme ha seguito le condizioni meteo e la curva di apprendimento degli equipaggi sull’evoluzione delle strade. Così, mentre il venerdì si è avuta una scelta gomme molto varia, con i piloti top di giornata che sono usciti con un mix delle tre tipologie di pneumatici a disposizione (hard, soft e wet), le tappe successive sono state segnate dal dominio esclusivo delle P Zero Hard, che hanno assicurato prestazioni e affidabilità anche in condizioni di basso grip e presenza di detriti sulle strade. Le velocità medie e di punta sono state abbastanza sostenute, nonostante lo sporco e le continue brusche frenate, con Tànak che ha corso la gara con una velocità media di 116.0 kmh, mentre la prova speciale più veloce è stata la Langemark 2 di 8.95 chilometri, vinta da Thierry Neuville a 127.6 kmh di media.
“Le gomme hard hanno dimostrato grande robustezza e ottima resistenza agli stress cui sono stati sottoposti durante tutta la gara, permettendo ai piloti e alle vetture di esprimere fino in fondo il loro potenziale – ha detto Terenzio Testoni, rally activity manager -. Soddisfacente anche la prova delle soft, scese il campo solo venerdì e in combinazione con le altre gomme, che hanno assicurato grip anche nelle condizioni rese mediamente più sfidanti dalla lieve pioggia caduta nella prima giornata di gara. Tra due settimane si torna sugli sterrati greci, tra i più temibili del Campionato, per i quali le Scorpion Hard gravel saranno la scelta prime”.
Strategia gomme leggermente più variegata nel WRC2, nel quale si è imposto il francese Stèphane Lefebvre su Citroèn C3 Rally2 che con la per tutta la gara ha resistito, addirittura allungando nel finale, all’inseguimento di Andreas Mikkelsen su Škoda Fabia Rally2. Nel WRC3 e nel Campionato belga, anch’essi monogomma Pirelli, la vittoria è andata rispettivamente a Jan Cerny su Ford Fiesta Rally3 e allo stesso Lefebvre.

– foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

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