Presidente Regione Lazio Rocca visita nuovi reparti Ospedale San Camillo

ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha visitato questa mattina al San Camillo il nuovo reparto di Stroke Unit del Padiglione Lancisi e i due nuovi reparti di terapia intensiva e semi intensiva realizzati al Padiglione Puddu. Rocca ha osservato gli spazi dell’ospedale accompagnato dal Direttore Generale del San Camillo Forlanini Narciso Mostarda. “Una giornata importante per la grande comunità umana e professionale del San Camillo – Forlanini. Grazie alla corretta programmazione delle risorse PNRR, per un totale di 18,35 milioni, abbiamo rafforzato l’area dell’Emergenza-Urgenza: da oggi saranno attivi ben 34 nuovi posti letto, di cui 18 per la terapia intensiva e 16 per la terapia semi intensiva – il cui costo complessivo degli interventi nel padiglione Puddu è stato di circa 10 milioni di euro – oltre a una razionalizzazione dei percorsi del Pronto Soccorso”, ha dichiarato Rocca. “Abbiamo poi rinnovato completamente la Stroke Unit ospedaliera, fondamentale per la cura delle patologie tempo dipendenti, raddoppiandone i posti letto. Grazie all’acquisto di una nuova Tac e di una nuova Risonanza Magnetica, abbiamo garantito l’apertura dei servizi ambulatoriali anche nei fine settimana. Questa misura, unitamente ad un investimento di circa 27 milioni di euro per l’assunzione di nuovo personale, contribuirà all’abbattimento delle liste d’attesa, consentendo così una presa in carico tempestiva ed efficiente dei pazienti”, ha concluso Rocca. La realizzazione del nuovo reparto di Stroke Unit, trasferito dal primo al secondo piano del Padiglione Lancisi, invece, ha avuto un costo di circa 2 milioni di euro. Il nuovo reparto si sviluppa su una superficie di circa 600 mq, ospita 13 posti letto ed è suddiviso in aree a diversa intensità di cura. Ciascun posto letto è dotato di un monitor multi-parametrico che riporta i dati alla centrale di monitoraggio. Nella realizzazione dei lavori si è posta particolare attenzione all’umanizzazione degli ambienti attraverso l’impiego di finiture edili e di sistemi di illuminazione in grado di innalzare il livello comfort psicologico ed ambientale dei pazienti e degli operatori. Per l’occasione hanno partecipato anche: il Direttore della Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria Regione Lazio Andrea Urbani, il Direttore della UOSD Stroke Unit Dott.ssa Sabrina Anticoli, il Direttore UOC Anestesia rianimazione Luigi Tritapepe e il Direttore UOSD Shock e Trauma Emiliano Cingolani. “Il reparto affidato alla Dott.ssa Anticoli rappresenta una delle eccellenze della nostra Azienda ospedaliera – spiega Mostarda -. I lavori effettuati hanno permesso di ottenere dei cambiamenti a livello strutturale e tecnologico, offrendo ai pazienti e al personale sanitario una struttura nuova e dagli standard elevati. Da oggi saranno attivi anche i reparti di terapia intensiva e semi intensiva del Padiglione Puddu, lavori che rientrano in un più ampio progetto di riorganizzazione della rete ospedaliera”, ha concluso Mostarda. La Stroke Unit è un elemento essenziale nella gestione e cura del paziente affetto da ictus acuto. Dal 2004 la UOSD Stroke Unit (UTN – Unità di Terapia Neurovascolare – II° liv.) dell’Azienda Ospedaliera San Camillo è HUB Area 3 per le reti tempo-dipendenti, centro per la diagnosi, cura e prevenzione ictus cerebrale dell’area centro- sud est della Regione Lazio con un bacino di utenza di circa 1 milione e duecentomila abitanti, riferimento per 2 UTN I° livello (Ospedale S. Eugenio e Campus Biomedico) e 10 Pronto soccorso. Dal 2022 è attivo un ambulatorio dedicato neurovascolare dove i pazienti dimessi possono essere seguiti, ma è possibile anche prendere in carico persone “sane” che desiderano fare prevenzione dell’ictus cerebrale. Il personale in dotazione consta di 1 responsabile neurologo, 1 neurologo per 4 posti letto per turno e 1 neurologo per attività di consulenza per turno diurno esperto nella gestione della malattia cerebrovascolare acuta, 1 infermiere con funzioni direttive, 1 infermiere esperto ogni 4 pazienti, 1 O.T.A. per turno diurno, 1 fisioterapista e 1 logoterapista. (ITALPRESS).

Foto: xl5

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