GENOVA, CONTE: “NON CEDIAMO A RICATTI”

“Il mio primo pensiero lo voglio rivolgere al dolore che ancora soffre chi ha subito la perdita di affetti cari, all’ingiustizia di chi si è dovuto allontanare repentinamente dalla propria abitazione e dal proprio luogo, e a chi soffrirà i postumi di questa immane tragedia”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, alla commemorazione delle vittime del crollo del ponte Morandi, a Genova.

“Un secondo pensiero lo rivolgo a tutti coloro che hanno partecipato alla macchina dei soccorsi. Dopo qualche ora sono arrivato anch’io, sono testimone di come siano intervenuti tempestivamente, di come abbiano alacremente lavorato giorno e notte”, ha aggiunto Conte, che ha spiegato: “Sono qui a nome del Governo, che ha dato una risposta corale, abbiamo presto adottato misure per l’emergenza, e avrei detto che oggi non sarei venuto a mani vuote. Ho portato fogli pieni di fatti, di misure concrete. Qualcuno ha detto che ieri siamo stati a litigare nel Consiglio dei Ministri. No, siamo stati a operare nel Consiglio dei Ministri”.

“Non ci accontentiamo di rimarginare una gravissima ferita, vogliamo offrire a Genova l’occasione di un rilancio”, ha sottolineato il presidente del Consiglio.

“A dieci giorni dall’entrata in vigore del decreto ci sarà il commissario. Avrà pieni poteri, deroghiamo a tutta la legislazione vincolistica. Non abbiamo ceduto al ricatto di offrire ad Autostrade la ricostruzione del ponte. Lo faremo a spese di Autostrade, ma la revoca della concessione rimane in piedi e si completerà”, ha aggiunto.

 

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