INDUSTRIA TURISTICA VALE 58 MILIARDI, 14 DERIVANO DAL “DIGITALE”

“La competitività nell’industria dei viaggi si gioca a livello internazionale e giocare di sistema è vincente”.
Questo uno dei messaggi chiave lanciati oggi da TTG, la Fiera del Turismo in corso a Rimini, dove è stata presentata l’analisi dell’osservatorio internazionale del turismo elaborato dal Politecnico di Milano e giunto quest’anno alla quinta edizione.
Dai dati presentati emerge che il mercato del turismo in Italia continua a crescere e a fine 2018 dovrebbe raggiungere i 58 miliardi di euro, con una crescita del 2% rispetto al 2017. Il comparto digitale rappresenta oggi il 24% con un aumento nell’ultimo anno del 8% pari a un valore di 14,2 miliardi di euro. La ricerca 2018 ha approfondito non solo la domanda dei turisti digitali italiani e internazionali, ma anche l’offerta di servizi turistici e i modelli distributivi innovativi della filiera con l’obiettivo di delineare le principali tendenze di mercato.

I risultati evidenziano come il mercato digitale sia rappresentato per il 61% dalla voce relativa ai trasporti, mentre il  29% della spesa riguarda le strutture ricettive. infine il 10 è costituito dai pacchetti che però, sono quelli che mostrano la miglior performance con un aumento rispetto all’anno scorso del 20%. Analizzando inoltre ancora più nel dettaglio l’aspetto relativo alle strutture ricettive emerge che ormai il mercato è equamente diviso tra alberghiero (51%) ed extralberghiero (49%) costituito da quella che viene definita “sharing economy” e che consiste in condivisione, affitti, ecc… tra privati ma anche tra strutture stesse.
Dall’analisi del Politecnico di Milano emerge anche un altro aspetto molto importante, e cioè che chi ha investito e investe sul digitale ha una prospettiva di crescita più forte rispetto a chi non investe su questi aspetti. Crescono infatti le performance ricettive in generale, ma chi investe in digitale cresce ben 5 punti percentuali in più.
Infine il dato delle agenzie di viaggio che sono prevalentemente fiduciose per il futuro: il 35% infatti prevede una crescita, il 49% vede il futuro stabile e solo il 16% prevede una decrescita per il futuro.

Qual è l’identikit del turista digitale? A cercare di descriverlo ci ha provato il Politecnico di Milano, che dai padiglioni della Fiera di Rimini sta presentando i dati dell’Osservatorio internazionale sul turismo, giunto quest’anno alla quinta edizione.
Dai dati emerge che ormai anche il termine stesso di “turista digitale” non è più totalmente corretto, in quanto il turista utilizza più strumenti e la strumentazione digitale viene utilizzata in piccola o grande parte. Sarebbe quindi più corretto, spiegano dal TTG incontri, di turista “in digitale” in quanto nei processi di ispirazione, ricerca e informazioni, prenotazioni viaggi, il turista utilizza sia l’ambito digitale ma non solo e non sempre in via esclusiva.
Infatti solo il 4% dei turisti italiani oggi fanno tutto in digitale, mentre il restante 96% effettua una o più attività in maniera non digitale. Dall’analisi emerge che nei processi di acquisto in generale, compreso un viaggio, il turista ricerca informazioni non solo online, ma anche attraverso cataloghi, strutture professionali o da confronto con chi viene ritenuto un esperto di viaggio.

Per chi utilizza strumenti digitali, la miglior performance di crescita arriva dal mobile, che cresce del 46% raggiungendo una quota pari quasi a un quinto del mercato turistico digitale. Pc e tablet, che rappresentano l’82% del mercato, sono cresciuti rispetto all’anno scorso infatti solo del 2%.
Esiste però ancora un forte limite, dovuto al fatto che ogni 100 persone che arrivano su un sito per un acquisto, solo 2 al termine del percorso completano l’acquisto, nonostante siano arrivati anche a inserire il prodotto nel proprio carrello virtuale. Per questo la tendenza del settore digitale sta andando verso la semplificazione del processo d’acquisto, facilitandolo a tal punto che sia possibile effettuarlo tramite un solo click.
Fondamentale, quindi, riferiscono dal Politecnico di Milano, l’utilizzo dei big data che possono consentire di avere già informazioni sul “navigatore” che così, quando giunge sul sito vie indirizzato già verso le sue aspettative.

L’ultimo trend mostra come il 31% dei mobile surfer è interessato ad avere un contatto diretto per ricevere informazioni dai propri marchi preferiti, tanto che un terzo di loro accetterebbe anche una chatbot, cioè una customer care digitale.
Resta comunque una parte di turisti digitali, pari al 21% che si si rivolge comunque ad una agenzia viaggi, e questo viene fatto per avere maggiori sicurezza e assistenza e per creare una vacanza con maggiore facilità.

 

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]