POETICO E GRINTOSO, GEOLIER MEGLIO DI KVARATSKHELIA

Non sono un calciodisfattista ma confesso che Geolier mi ha divertito più di Kvaratskhelia. Lui è Napoli davvero, tratto poetico e grintoso; la squadra scesa a San Siro (che Sala lo conservi) è l’unica che fa divertire il Milan, Pioli e i rossoneri non eccelsi. Da quella sera in cui Giroud cacciò Spalletti dalla Champions. E ha fatto bene a ricordarlo, De Laurentiis. Altro che fole psicologiche. A lui raccomando – en passant – di pensarci bene prima di riacquistare un crack africano che sul più bello ti molla e ciao Osimhen, ciao Zona Champions. Poi dicono che Kvaratskhelia non è più lui.
Non sono severo con Mazzarri perchè ne sono stato complice e sarebbe vile abbandonarlo, ma dovrebbe almeno spiegarmi perchè è arrivato convinto che Raspadori sia appena una pezza – come pensava anche Garcia – mentre prima dell’iniqua fustigazione era il tocco vitale a una squadra che andava in abbiocco. Il ragazzo adesso è scarico. E infatti era la batteria azzurra.
Il Napoli ha concretamente il diritto di non essere il fulmine di guerra della scorsa stagione – capita dopo le grandi vittorie, l’altro giorno l’ho paragonato alla Nazionale bearzottiana di Mexico 86 – ma ha il dovere di sottrarsi a un malinconico tramonto, di battersi anche – come in parte ha fatto iersera, sfortunato con…Maignan – con la rabbia dei poveri. Il che m’induce a pensare al danno che produce la ricchezza quando piove improvvisa anche in testa ai gregari. Credo che don Aurelio debba impartire ancora qualche piccante benedizione.
Non nascondo – perchè non sono chic, nè caviar o champagne, solo un pò cashmere pasta e fagioli – che guardo, ascolto e assimilo canticchiando il Festival di Sanremo. Stavolta ho adottato Annalisa (ma l’avete vista – incensurata – in concerto con Elodie, il più bel rosso-nero dopo Gianni Rivera!?) e i Negramaro, miglior squadra del Salento trionfante a Sanremo mentre il Lecce crollava a Bologna. Mi dispiace per l’amico Pantaleo Corvino ma credo che con i rossoblù di Motta di ‘sti tempi sia dura per tutti.
Dovrei essere ovviamente soddisfatto – dico da tifoso rossoblù confesso – ma m’inquieta l’idea che qualche vip possa sbolognarlo. E neanche potrei sconsigliarlo visto quant’è bravo.
Un pensiero all’Inter, tanto brava e convincente da indurre al silenzio le sirene juventine. E tutti coloro che, con malcelato e sciocco stupore, continuano a dirla favorita dalla VAR. Mavalà! La VAR non è cattiva. E’ solo terribilmente stupida.
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(ITALPRESS).

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