Pnrr, Giovannini “Progetti realizzabili e procedure più rapide”

ENRICO GIOVANNINI MINISTRO

ROMA (ITALPRESS) – Gli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel capitolo infrastrutture e trasporti saranno completati entro i termini previsti. Ad assicurarlo è il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che è intervenuto al convegno di Economy “Sviluppo sostenibile & circular economy. La Mobilità di domani, le opportunità di oggi”, moderato e introdotto dal direttore del magazine, Sergio Luciano.
“Abbiamo scelto progetti realizzabili entro il 2026”, ha spiegato Giovannini, che ha poi posto l’accento sul cambio delle regole che consente “la velocizzazione e soprattutto la gradazione dei processi”. Nel dettaglio “i piccoli progetti prevedono interventi di una certa tipologia, per i medi è prevista una semplificazione, per i grandi una nuova procedura rapida. Inoltre i soggetti attuatori sanno già cosa devono fare, perché abbiamo finanziato progetti già definiti”.
Sul fronte delle ferrovie, il ministro ha evidenziato la rilevanza dell’estensione dell’Alta velocità al Sud, oltre a quella di nuove linee come la Bari-Napoli. Altri capitoli all’attenzione del ministro gli investimenti sulle linee regionali, anche con la sostituzione dei treni obsoleti.
Riguardo alla sostenibilità e alla lotta al cambiamento climatico, per Giovannini la Cop26 di Glasgow “ha raggiunto degli importanti accordi sui temi forestali e di fuoriuscita dal carbone, un segnale importante alla politica e al settore privato”. Il ministro ha anche ricordato che una commissione presenterà al più presto un piano per la mitigazione degli effetti del riscaldamento globale.
Di “transizione della mobilità” ha parlato nel suo intervento Fabrizio Favara, Chief strategy officer del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Per Favara è necessaria “una tecnologia digitale in grado di abilitare il dialogo fra tutte le filiere del trasporto. È una sfida di portata storica che si può affrontare solo in un’ottica sistemica”.
Giuseppe Benincasa, direttore generale ANIASA, ritiene condivisibile l’obiettivo di un’economia carbon free, ma servono “tempi ragionevoli, così che uno scopo giusto non si traduca in una macelleria sociale”. Luciano ha ricordato in apertura che secondo il Corriere della Sera sono a rischio 60 mila posti di lavoro.
Il direttore generale di UNRAE, Andrea Cardinali, ha affrontato il tema dei contributi alla rottamazione: “C’è un focus esasperato sulle vetture nuove e un’amnesia sul parco circolante, che invece è la madre di tutti i problemi. Abbiamo 39 milioni di autovetture di cui 10,5 milioni sono ante Euro 4 con tanti inquinanti, agenti patogeni e cancerogeni”.
Roberto Sgalla della commissione mobilità sostenibile Cnel ha fatto un riferimento alla sicurezza: “Purtroppo anche i dati Istat di qualche giorno fa dimostrano che i comportamenti non sono migliorati, l’uso dei device provoca molti incidenti. A volte c’è molta attenzione per l’ambiente e poca per gli utenti deboli: tra pedoni e ciclisti arriviamo al 30% dei morti l’anno”.
(ITALPRESS).

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