Pmi, Zilli “10 mln per rafforzare competitività nell’export in Friuli”

PORDENONE (ITALPRESS) – “Lo strumento finanziario che Finest ha messo a punto di concerto con le amministrazioni di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Provincia di Trento permetterà di ampliare la platea di Paesi in cui sostenere le nostre imprese nel processo di internazionalizzazione: questa è una sfida che la Finanziaria raccoglie a trent’anni di distanza dalla legge istitutiva per stare al passo con i tempi e forte anche di un quadro generale che vede la ripartenza dell’Italia legata all’export, così come riportato nel recente rapporto Sace che stima una crescita dell’11,3 per cento nel 2021 con un ritorno a livelli prepandemia”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli nel corso della presentazione nella sede di Finest a Pordenone del nuovo plafond da 10 milioni di euro, dedicato al sostegno delle Pmi del Nord Est italiano nelle prime fasi dell’internazionalizzazione, a partire dall’export fino all’avvio di processi produttivi sui mercati esteri.
Concretamente Finest interverrà attraverso la sottoscrizione di strumenti di debito emessi dalle Pmi residenti nel Triveneto per i loro progetti di internazionalizzazione, senza limiti geografici: potranno essere sostenuti progetti quindi anche in Paesi come Stati Uniti e Germania, dove si concentra la fetta più ampia di export delle imprese nordestine, finora esclusi dall’operatività di Finest. Presente al lancio del progetto, illustrato dal presidente della finanziaria per l’internazionalizzazione Alessandro Minon e dalla vice Paola Tombolato, anche Francesco Calzavara assessore al Bilancio e patrimonio e enti locali della Regione Veneto.
L’assessore Zilli ha indicato l’utilità dello strumento “soprattutto in un momento di ripresa post pandemica in cui Regione Fvg insieme ai partner Veneto e Provincia di Trento dimostrano di essere in prima fila per vincere la vera sfida, quella dell’export”.
“Il Pil regionale continua ad avere buoni risultati e la previsione dell’Ufficio studi di Confindustria Udine su dati aggiornati a fine luglio forniti da Prometeia di un +5,8 nel 2021 è incoraggiante e stimola la Regione a sostenere tutti gli strumenti finanziari che le nostre partecipate vogliono offrire alle imprese. Anche l’occupazione tiene ed è in controtendenza positiva rispetto al dato nazionale” ha osservato l’assessore, ringraziando i vertici di Finest e rinnovando la fiducia della Regione nelle potenzialità che la finanziaria ha per lo sviluppo dell’internazionalizzazione delle imprese. “Finest e Friulia sono partner imprescindibili per lo sviluppo del territorio”, ha ribadito Zilli.
Lo strumento è pensato appositamente per le imprese di dimensioni minori, impegnate nelle prime fasi di sviluppo dei mercati internazionali. “Rappresenta un unicum nell’attività tipica di Finest – ha spiegato Minon – perchè, essendo costituito da riserve patrimoniali generate dagli utili creati dalla società negli anni non è soggetto ai vincoli della Legge 19/91, che definisce le nostre modalità di intervento e i Paesi su cui possiamo investire. Questo tesoretto ci consente di sviluppare un pacchetto prodotti specifico per le Pmi”.
Minon ha ricordato i dati dell’ultimo censimento Istat che rivelano come per il 99% del totale le Pmi hanno meno di 50 dipendenti, presentano dei limiti di patrimonializzazione e mantengono una struttura familiare. Nonostante queste caratteristiche, il tessuto imprenditoriale nordestino genera il 20% dell’export italiano, con oltre 82,45 miliardi di euro di fatturato estero nel 2020, anno della pandemia, e una crescita +24,6% nei primi sei mesi del 2021.
(ITALPRESS).

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