PILATO D’ORO NEI 50 RANA AGLI EUROPEI IN VASCA CORTA

Partenza da sogno: doppietta nei 50 rana femminili con Benedetta Pilato e Martina Carraro e altre 4 medaglie di bronzo con Ilaria Cusinato, Gabriele Detti, Fabio Scozzoli e la 4×50 stile. L’Italnuoto non poteva chiedere di più nella prima giornata degli Europei in vasca corta al Tollcross International Swimming Centre di Glasgow. A prendersi la scena sono soprattutto le due raniste, che surclassano la concorrenza sin dalle batterie. Non finisce di stupire Benedetta Pilato, 14enne pugliese che conquista così il suo primo titolo internazionale a livello senior dopo l’argento mondiale di Gwangju: finale dominata in 29″32, crono che le permette di riscrivere il primato italiano che già le apparteneva (29″41 lo scorso 8 novembre a Genova) oltre a firmare il primato mondiale juniores. “Sono super contenta, volevo fare bene – fatica a trattenere l’emozione la giovanissima azzurra ai microfoni di Rai Sport – All’inizio c’era un po’ di tensione, credevo di dover dimostrare qualcosa, ma poi ho pensato solo a divertirmi”. E si è divertita anche Martina Carraro, seconda in 29″60 davanti all’irlandese Mona McSharry. Dopo il bronzo mondiale dello scorso anno, ecco “la mia prima medaglia europea in vasca corta, e va benissimo così. È bello essere fra le migliori, è una sensazione stupenda. Ce la giochiamo fra noi due, entrambe italiane, e credo che non sia mai successo”. La prima medaglia in ordine temporale arriva da Ilaria Cusinato, che a lungo coltiva la speranza di un argento dietro l’inarrivabile Katinka Hosszu (oro in 4’25″10, quarto titolo di fila) ma nell’ultima vasca viene scavalcata anche dall’altra magiara Zsuzsanna Jakabos e deve così accontentarsi della terza piazza in 4’29″13. Per la 20enne di Cittadella – tesserata per Fiamme Oro e Team Veneto, tornata ad allenarsi con Moreno Daga – secondo bronzo in carriera nella manifestazione dopo quello conquistato in Danimarca ma nei 200 misti. “Sono contenta della gara e della medaglia – assicura l’azzurra – Ho dimostrato che sono sempre al top e in questa vasca mi sento bene”. Di bronzo anche la medaglia conquistata da Gabriele Detti nei 400 stile libero. Danas Rapsys, oro iridato lo scorso anno ad Hangzhou, fa gara a sè e stravince in 3’33″20, nuovo record dei campionati. Il livornese, campione europeo in vasca lunga, gli resta in scia per quasi tutta la finale ma nelle ultime bracciate deve arrendersi al ritorno di Thomas Dean e alla fine si mette al collo il bronzo, come a Netanya 2015, in 3’38″06 davanti all’altro azzurro in gara, Matteo Ciampi, che al mattino aveva fatto segnare il personale. “Salvo solo la medaglia e poco altro – è deluso Detti – Non ho condotto bene la gara e non so spiegarmelo: capitano giornate così. Domani ho i 1500, sono curioso di vedere come andranno perché è un po’ di tempo che non li faccio in un grande appuntamento”. Il terzo bronzo di giornata è quello conquistato dall’eterno Fabio Scozzoli nei 50 rana dominati dal russo Vladimir Morozov (25″51, nuovo primato europeo) davanti al turco Emre Sakci. Il 31enne emiliano tocca ex aequo con l’olandese Amo Kamminga in 25″84 e arricchisce la sua personale bacheca con la medaglia numero 28 fra Mondiali ed Europei. “Sono contento di salire sul podio, è sempre bello. Come primo giorno abbiamo cominciato bene, i podi sono abbastanza, la squadra è solida e il livello è alto. Siamo solo all’inizio della settimana”. Sesto l’altro azzurro in finale, Nicolò Martinenghi. Ultimo podio di giornata quello centrato dalla 4X50 stile formata da Federico Bocchia, Marco Orsi, Giovanni Izzo e Alessandro Miressi: 1’24″50 il tempo che vale la terza piazza dietro alla Russia (strepitoso Morozov, ultimo staffettista a pochi minuti dall’oro nei 50 rana) e alla Polonia. Unica finale senza medaglie quella dei 200 dorso: settimo Lorenzo Mora e quinto titolo continentale in carriera Radoslaw Kawecki, due anni fa battuto da Kolesnikov. “In un panorama internazionale competitivo, con atleti che sicuramente saliranno sul podio a Tokyo, nel continente più forte del mondo, emergere e avere buoni risultati è foriero di buone cose – il commento a fine giornata del presidente Paolo Barelli ai microfoni di Rai Sport – Ma ora piedi per terra, le Olimpiadi sono un’altra cosa. Di sicuro c’è la conferma dei giovani, ci sono prestazioni interessanti ma tireremo le somme alla fine”.

Domani si torna in vasca. Finale dei 100 dorso per Margherita Panziera e Silvia Scalia. La campionessa europea in vasca lunga nella doppia distanza conquista il pass col terzo tempo, un 56″57 che le vale anche il primato italiano cancellando il 57″35 di Elena Gemo che risaliva addirittura al 2008. “Non mi aspettavo questo tempo, significa che sto lavorando bene – esulta l’azzurra – L’importante è non mollare anche quando le cose vanno male, sono ancora qui”. Con lei in finale anche Silvia Scalia, che acciuffa il settimo tempo utile. Miglior crono per l’olandese Kira Toussaint che in 55″17 sigla il nuovo record dei campionati. Fra i migliori 8 a giocarsi una medaglia nei 100 farfalla anche Piero Codia e Matteo Rivolta. Domani pomeriggio torna in gara negli 800 stile libero anche Simona Quadarella, bronzo due anni fa a Copenaghen e vicecampionessa del mondo in carica. Per la quasi 21enne romana oggi il miglior tempo assoluto delle batterie (8’13″02) e pass per la finale assieme a Martina Rita Caramignoli, qualificata invece col terzo crono.
(ITALPRESS).

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