PARTENZA DA INCUBO E POI L’ORO, SHOW DI TIBERI

Il Mondiale dello Yorkshire si tinge finalmente di azzurro e lo fa nel modo più rocambolesco e entusiasmante. Antonio Tiberi, 18 anni di Gavignano, in provincia di Roma, si laurea campione del mondo nella cronometro individuale juniores dopo una partenza “da incubo”. Subito dopo il via, infatti, l’azzurro (foto Credito Ufficio Comunicazione FCI) ha dovuto cambiare la bici per un problema meccanico perdendo secondi preziosi. L’incidente iniziale lo costringe così a partire con un handicap di tempo difficile da quantificare. Al primo rilevamento è di 35”, pian piano scende. All’ultimo intertempo, a 6 chilometri dalla conclusione, Tiberi è in ritardo ancora di 10” rispetto all’olandese Enzo Leijnse e al tedesco Marco Brenner. Sotto lo striscione, però, è avanti. Chiude in 38’28”25, con 7” su Leijnse e 12” su Brenner. Mancano a questo punto ancora 30 corridori, tra i quali i più accreditati. La prova scivola via senza emozioni per circa un’ora. Gli unici che sembrano in grado di mettere in discussione la leadership dell’azzurro sono l’americano Quinn Simmons, sui tempi di Tiberi fino a 10 chilometri dalla conclusione, e l’altro azzurro Andrea Piccolo. Ma la parte finale del percorso è tutta a favore del ragazzo di Roma, che per festeggiare deve attendere l’arrivo del compagno di squadra, partito per ultimo in quanto campione europeo. Al termine Piccolo è sesto, a 29” dal vincitore.

“La cosa più difficile – ha dichiarato Rino De Candido, tecnico juniores, al suo primo titolo iridato a cronometro (l’ultimo per l’Italia Juniores fu nel 1996 con Simone Lo Vano) – è stato motivare Antonio, facendogli capire che c’era tempo per recuperare. Pian piano ha preso il ritmo, ha recuperato secondi preziosi e questo gli ha dato fiducia. E’ stato veramente bravo”. “Quando ho dovuto cambiare la bici – ha dichiarato il nuovo campione del mondo – ho pensato di aver perso questa occasione. Poi, però, gli intertempi mi dicevano che stavo recuperando e la cosa mi ha dato nuove energie. Alla fine del primo giro ho trovato un po’ di traffico sotto lo striscione, con alcune ammiraglie e macchine dell’organizzazione che mi hanno costretto a frenare. Per fortuna che non ho perso molto”. Nato in un piccolo centro alle porte di Roma, ma presto a correre in Toscana, Tiberi rivolge un pensiero al compagno di squadra Piccolo: “Io e Andrea siamo grandi amici, il prossimo anno correremo insieme alla Colpack, e non sono stato sicuro di vincere fino a quando non ha terminato la gara. Ho grande stima di lui e il confronto tra di noi ci aiuta a crescere”. Domani il programma prevede la gara a cronometro U23 e Donne Elite.

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