Panetta “Vicino il taglio dei tassi”, cade il tabù della spirale salari-prezzi

Roma - Fabio Panetta durante l'assemblea Ania 2019 (europa - 2019-07-10, Luigi Mistrulli) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – “Si sta rapidamente avvicinando il momento di un’inversione di rotta nell’orientamento della politica monetaria”. Chiaro, diretto, efficace arriva il messaggio di Fabio Panetta sul taglio dei tassi di interesse nel suo primo “vero” intervento da Governatore della Banca d’Italia con il discorso rivolto alla platea degli operatori finanziari di Assiom Forex riuniti a Genova. Panetta, coerentemente con quanto già sostenuto nella sua veste di membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea (quando veniva schierato fra le “colombe” di Francoforte), ha spiegato la sua affermazione con l’indicazione di un processo di disinflazione in fase avanzata, con un cammino verso l’obiettivo del 2% che procede spedito. Ma la cautela del banchiere centrale trova spazio nel ragionamento del Governatore quando fissa nella riunione di marzo della BCE il momento cruciale che Francoforte, sulla base dei dati, utilizzerà per l’esercizio di previsione utile per valutare le successive mosse di politica monetaria. Con considerazioni che richiamano il recente intervento del Fondo monetario internazionale, Panetta sottolinea come andranno “soppesati” benefici e controindicazioni di un taglio tempestivo e graduale dei tassi rispetto ad un allentamento tardivo e aggressivo “che potrebbe accrescere la volatilità dei mercati e dell’attività economica”.

Mettendo insieme parole ed affermazioni, posizioni espresse in precedenza e replicate ora, emerge con chiarezza quale è il punto di vista del Governatore, al di là del doveroso rispetto di una cautela istituzionale. Non manca ovviamente il pieno riconoscimento di un cambio di passo necessario che ha portato nei mesi passati la BCE a impedire che l’inflazione, autoalimentandosi, potesse diventare endemica. Rimanendo in tema di inflazione va sottolineato un passaggio del discorso molto importante, quasi una svolta, in tema di salari. Per un lungo periodo le autorità monetarie, anche la Banca d’Italia, hanno messo in guardia circa il pericolo di una tensione sui prezzi da parte delle politiche salariali. Ebbene Panetta ha osservato come oggi la probabilita che un possibile rafforzamento delle dinamiche salariali inneschi una tardiva rincorsa salari-prezzi sia esigua. Di più. Con prezzi in netto calo e profitti elevati delle imprese, un recupero del potere di acquisto dei salari, dopo le perdite subite anche per colpa della “tassa” inflazione, per il il Governatore è “fisiologico” e in grado di sostenere i consumi e favorire la ripresa economica.

L’analisi di Panetta è economica, si basa su dati concreti, ma non può sfuggire il significato e il riflesso anche politico di queste considerazioni sul dibattito in corso nel Paese. Come sulla base dei dati, il Governatore punto per punto ha smontato tutti gli allarmismi sulla persistenza o sulla ripresa dei prezzi. Pagine chiare dove in modo schematico Panetta impartisce una lezione ai catastrofisti. Convinzioni che si ritrovano anche nel passaggio sui dati macroeconomici attuali, che ci vedono tenere bene la congiuntura, facendo addirittura meglio di Germania e Francia. Un intervento a tutto campo in cui i contenuti tecnici sono limitati ad alcuni “consigli” alle banche vigilate, anche rispetto alla possibile concorrenza delle grandi multinazionali del web e del fintech. Interessante il riferimento alle potenzialità inespresse di un Mezzogiorno d’Italia che dovrebbe invece approfittare, se rafforzato nelle sue infrastrutture, della nuova situazione economica internazionale. Dove domina però l’incertezza, parola più volte usata dal Governatore, a causa delle gravi crisi geopolitiche. Con un primo messaggio al Governo, Panetta chiede misure per sostenere la crescita del Paese, coinvolto nella debolezza della economia europea. Gli investitori devono vedere un debito pubblico in discesa e vanno stimolati con misure che accrescano l’innovazione e la produttività.

Giuliano Zoppis

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]