Nel 2020 in calo il debito degli enti locali

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Un monitor della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo analizza l’andamento della Finanza locale nel 2020, evidenziando in particolare che il forte incremento del debito pubblico non ha caratterizzato il bilancio delle Amministrazioni locali, che segnano un debito consolidato pari a 84,2 miliardi di euro, in riduzione rispetto al 2019. Il dato però va differenziato: cresce il debito delle Regioni, tornando sui livelli di metà decennio; in misura simmetrica, si riduce il debito dei Comuni. Purtroppo, il forte deterioramento dell’attività economica comporta un aumento del rapporto tra debito locale e PIL, aumentandolo di 5,1 punti percentuali.

Una novità importante, per Comuni e Province, è rappresentata dalla possibilità, introdotta a fine 2019 e attuata con DPCM a gennaio 2021, di trasferire parte dei propri debiti allo Stato, in modo da rinegoziare le condizioni e pagare interessi più bassi, con risparmi consistenti per gli Enti locali (e per il complesso della PA). “Nel corso del 2020 – sottolinea Intesa Sanpaolo – la politica di bilancio ha dovuto fronteggiare l’eccezionale recessione verificatasi per effetto della crisi legata all’emergenza sanitaria, mettendo a disposizione un ammontare di risorse per dare sostegno a lavoratori, famiglie ed imprese. Alcune di queste risorse sono andate a favore degli Enti territoriali, per consentire loro di funzionare nonostante il calo del gettito importante subito, e per far fronte a maggiori spese”. (ITALPRESS).

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