ROMA (ITALPRESS) – Rappresentanti degli Stati membri della NATO e di Paesi partner si sono incontrati a Legionowo, in Polonia, per l’annuale conferenza sul Cyber Defence Pledge, un’iniziativa strategica con cui l’Alleanza Atlantica promuove il rafforzamento delle capacità nazionali di difesa cibernetica. L’evento, ospitato dal Comando Cibernetico Polacco e co-presieduto dal generale Karol Molenda e dall’ambasciatore Jean-Charles Ellermann-Kingombe, ha riunito anche delegati da Azerbaigian, Georgia, Iraq, Irlanda, Giappone, Corea del Sud, Svizzera, Ucraina, oltre a rappresentanti della Commissione Europea e del Servizio europeo per l’azione esterna.
Il Cyber Defence Pledge, adottato formalmente nel 2016 al Vertice NATO di Varsavia, impegna gli Stati membri a rafforzare le proprie difese cibernetiche come parte integrante della difesa collettiva dell’Alleanza. Con esso, ogni Paese si è assunto la responsabilità di assicurare che le proprie reti nazionali, incluse quelle militari e civili critiche, siano resilienti, aggiornate e capaci di rispondere ad attacchi sofisticati. Il Pledge è dunque sia un impegno politico che tecnico-operativo, e prevede aggiornamenti regolari, come quelli introdotti al Vertice di Vilnius nel 2023, dove sono stati fissati nuovi obiettivi nazionali più ambiziosi.
Nel corso della conferenza del 2025, i delegati hanno discusso i progressi realizzati dai vari Paesi nell’ambito del Pledge, con particolare attenzione alla protezione delle infrastrutture critiche nei settori dell’energia, dei trasporti, delle comunicazioni e dell’approvvigionamento idrico. È emerso un consenso sulla necessità di rafforzare la cooperazione tra istituzioni pubbliche e settore privato, sia all’interno dei singoli Paesi sia a livello transnazionale.
Un tema centrale dell’incontro è stato l’utilizzo delle tecnologie emergenti, tra cui l’intelligenza artificiale, il quantum computing e la cybersicurezza predittiva ù come strumenti chiave per affrontare minacce sempre più sofisticate. L’approccio “whole-of-society”, che vede coinvolti governi, industria, mondo accademico e cittadini, è stato indicato come essenziale per garantire una resilienza sistemica. I partecipanti hanno inoltre concordato sull’importanza di aumentare lo scambio di informazioni in tempo reale per rafforzare le capacità di risposta collettiva a cyber attacchi.
Il contesto internazionale rende questa iniziativa ancora più urgente. Secondo un recente rapporto del NATO Cooperative Cyber Defence Centre of Excellence, il 2024 ha visto un picco senza precedenti di attacchi ransomware e operazioni informatiche attribuite ad attori statali, in particolare in Europa orientale e nel Pacifico. Gli attacchi mirati a infrastrutture civili, come reti elettriche e ospedali, hanno dimostrato quanto la sicurezza cibernetica sia ormai parte della sicurezza nazionale tout court.
Mentre la NATO si prepara al prossimo vertice di Washington, il Cyber Defence Pledge si conferma uno dei pilastri strategici dell’Alleanza nel dominio digitale. L’incontro di Legionowo ha riaffermato la necessità di passare da una postura reattiva a una di deterrenza attiva, fondata su investimenti continui, cooperazione transatlantica e innovazione tecnologica. La guerra cibernetica non è più un’ipotesi: è una realtà quotidiana, e la risposta dell’Alleanza Atlantica sarà determinante per la stabilità globale.
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