NASCE ISIS@MACH, A TOR VERGATA LA RICERCA SUI MATERIALI COMPOSITI

All’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” nasce “Isis@Mach”, un’infrastruttura che si occuperà dell’analisi dei materiali compositi, ovvero quei materiali che presentano più sostanze con caratteristiche differenti, come, ad esempio, le leghe, i laminati o le plastiche rinforzate. La Regione Lazio, rappresentata dal vicepresidente Daniele Leodori, ha finanziato la realizzazione del progetto con 6 milioni di euro tramite il programma Por-Fesr 2014-2020 per il potenziamento delle infrastrutture di ricerca. La struttura – come spiegato da Aldo Di Carlo, coordinatore Isis@ Mach – è composta da vari laboratori, alcuni già esistenti, altri in fase di realizzazione, che dall’area di Tor Vergata collaboreranno con la sede centrale di Isis Pulsed Neutron and Muon Source, situata nello Oxfordshire (Uk). In Inghilterra saranno svolte le analisi fatte con sorgenti di neutroni, mentre i ricercatori di Tor Vergata effettueranno tutte le analisi complementari.

Il risultato finale, composto da una considerevole mole di dati, sarà nuovamente elaborato da Tor Vergata che stilerà un’analisi finale dell’oggetto da poter sottoporre al committente.
“Supponiamo che un utente abbia bisogno di analizzare alcuni materiali compositi – spiega Di Carlo a Italpress – come ad esempio dei polimeri caricati con applicazioni metalliche per applicazioni biomediche, come una protesi. Noi effettueremo delle analisi meccaniche, strutturali, elettroniche e ottiche del materiale, che risulteranno poi essere complementari a quelle fatte, in Inghilterra, tramite sorgenti di neutroni. Alla fine, avremo un risultato che consentirà di migliorare la protesi in durabilità, resistenza, e compatibilità biologica”. La struttura di Isis@Mach potrà dunque collaborare con il mondo industriale, fornendo risposte alle imprese che lavorano in campi come l’ingegneria aerospaziale, le telecomunicazioni, i biomateriali o l’energia. “È entusiasmante porre questa pietra miliare nel rapporto tra la sorgente di neutroni e muoni Isis e ‘Tor Vergata’, che continua ad essere il partner accademico italiano con la maggiore capacità di utilizzo delle linee di fascio di Isis”, ha commentato Giuseppe Novelli, rettore dell’ateneo romano. “Sarà il primo nodo dell’hub britannico in un campus italiano. Sono convinto che consentirà alla comunità di ricerca regionale, italiana e europea di rafforzarsi, ampliando le aree di collaborazione e gli scambi tra i due Paesi nei prossimi anni”, ha invece osservato Leodori.

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