Minacce e insulti sul web, sotto scorta il governatore Fontana

ATTILIO FONTANA PRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA

Da due giorni il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, è sotto scorta a fronte delle minacce ricevute. La prefettura di Varese, città in cui Fontana risiede e di cui è stato sindaco, avrebbe preso la decisione dopo le scritte “Fontana assassino” apparse sui muri nei giorni scorsi a Milano, i volantini intimidatori, sempre a firma dei Carc (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo), e le minacce a lui rivolte sul web.
Al centro degli attacchi la contestata gestione della crisi sanitaria regionale per il Covid 19 da parte di Fontana e della sua Giunta. Nei suoi spostamenti il presidente è quindi seguito da un’auto di scorta con un agente.

“Confermo la notizia e sottolineo che non si tratta di una richiesta, ma di una decisione posta in essere dalle autorità competenti – ha detto Fontana – Mi è stata assegnata la scorta ma per me non cambia nulla: vado avanti determinato nel mio lavoro e con il massimo impegno nel solo interesse dei lombardi. Mi dispiace per la mia famiglia – ha aggiunto – che è un po’ preoccupata. In questi giorni è stato sparso troppo veleno, avevo chiesto di abbassare i toni ma non sono stato ascoltato. Mi rammarica molto – ha proseguito il governatore – essere accusato da persone che non conoscono i fatti e che non sanno di chi sono le varie competenze. Purtroppo è il risultato delle bugie raccontate da alcune forze politiche
che, quotidianamente, avvelenano l’aria e fomentano questo pericoloso clima d’odio”. “Sono abituato – ha concluso Fontana – ad accettare tutte le critiche, ma alcune affermazioni e
determinati comportamenti sono inaccettabili”.

(ITALPRESS).

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