Milano, Urban Mobility e sfide green nel post pandemia

STAZIONE DI RICARICA PER AUTO ELETTRICHE RIFORNIMENTO MEZZI DI TRASPORTO ELETTRICI ELETTRICITA' STAZIONE DI RICARICA PER VEICOLI ELETTRICI AUTOMOBILE AUTOMOBILI AUTO ELETTRICA

Gli effetti della pandemia sul trasporto pubblico e privato e come stanno evolvendo le esigenze di spostamento all’interno delle città. Sono le questioni affrontate oggi dai principali stakeholder della mobilità nel corso dell’incontro ‘Urban Mobility: Il modello di Milano tra realtà e ambizione’ promosso da Automobile Club Milano e Quattroruote.
“La mobilità urbana sarà inevitabilmente uno dei comparti che più subirà trasformazioni nel post pandemia – ha dichiarato Gian Luca Pellegrini, direttore di Quattroruote – la sua evoluzione sarà ulteriormente velocizzata con l’affermazione di nuovi modelli sociali, professionali e tecnologici e i cambiamenti riguarderanno tutti: cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche. È necessario che tale trasformazione sia governata con consapevolezza, equità e buon senso. L’incontro organizzato insieme ad ACI Milano è un’occasione per fare il punto su cosa sta accadendo, insieme a chi ogni giorno si occupa di questi temi, cercando di orientare e dare delle risposte concrete ai consumatori, che come sempre sono al centro della nostra attenzione”.

“Istituzioni, Associazioni ed esperti del settore potranno confrontarsi su un argomento divenuto sempre più attuale soprattutto in questi mesi di pandemia. Il Covid ha infatti stravolto le abitudini di tutti cambiando in buona parte anche le modalità degli spostamenti”, ha affermato Geronimo La Russa, presidente di Automobile Club Milano, che aggiunge: “Quando questa emergenza sarà terminata, bisognerà garantire una mobilità funzionale allo sviluppo economico e sociale di Milano e della sua vasta area metropolitana, dando realmente la possibilità ai cittadini di poter scegliere il migliore mezzo di trasporto a seconda delle proprie esigenze senza compromettere il diritto alla mobilità di ciascuno”.
Una riflessione che parte dall’analisi dei nuovi piani in via di approvazione a Milano, potenziale modello apri-pista per altre realtà urbane del Paese, allargandosi in un dibattito sulla smart mobility, sostenibilità ambientale e infrastrutture.

“Milano vede molte persone utilizzare il trasporto pubblico – ha sottolineato Marco Granelli, Assessore Mobilità e Lavori Pubblici Comune di Milano – le statistiche internazionali ci definiscono la città migliore per il tasso di utilizzo del mezzo pubblico che prima del covid era quasi di due terzi. Sappiamo che questo non basta – ha aggiunto l’assessore- dobbiamo investire ancora nel trasporto pubblico libero da traffico per ridurre la mobilità di quei mezzi che occupano più spazio in modo da poterci muovere tutti di più. Abbiamo un piano già finanziato e operativo in macchina di aumento del 55% dei chilometri di metropolitana e tramvie, per aiutare quei cittadini che si trovano fuori dalla città ad entrarvi e uscirvi”.

“La visione è quella di potenziare il trasporto pubblico locale in modo che i cittadini possono essere liberi di scegliere” ha confermato Andrea Mascaretti, Consigliere Comunale Milano. “Ciò che non funziona nel piano aria clima è in primo luogo la sostenibilità economica – ha osservato il consigliere – con il dimezzamento dei veicoli serviranno circa 170 milioni di euro in più ogni anno. In secondo luogo c’è il tema della sicurezza, visto che le polveri sottili in metropolitana sono circa 10 volte superiori delle vie trafficate. Infine -ha concluso- la riduzione dei parcheggi ha creato problemi ai tassisti e ha messo i mezzi di emergenza come le ambulanze in gravi difficoltà”.
Ha parlato di città a misura d’uomo Barbara Meggetto, Presidente Legambiente Lombardia. “C’è un problema grosso – ha aggiunto- che è quello dell’inquinamento”. Meggetto ha ricordato le procedure di infrazione aperte dall’Unione Europea, sulle pm10 e sugli ossidi di azoto, e la messa in mora per le polveri sottili pm25. “Bisogna recuperare gli spazi pubblici – ha concluso – che sono spazi comuni e condivisi, dove non deve trovare spazio solo la motorizzazione privata”.

“La mobilità è un concetto di sistema – ha ribadito Michele Crisci, Presidente Unrae – una sorta di pianoforte, Non hai tutte le Note devono suonare insieme in maniera coordinata, altrimenti non si esprime una musica corretta. In questa chiave non credo sia giusto premiare solo la micro mobilità, né investire sul trasporto pubblico a scapito di quello privato. Io credo che sia giusto intervenire in maniera sistemica”.
“I consumatori cercano chiarezza e soluzione alle proprie necessità – ha osservato Gianluca Italia, Amministratore Delegato Overdrive – I cittadini milanesi vogliono avere la possibilità di spostarsi in auto e con l’autobus in maniera libera rispetto ad imposizioni. È importante spiegare bene e fare chiarezza su quali sono le disposizioni a 360 gradi per renderle accessibili. In questo modo – ha concluso – i consumatori faranno una scelta libera senza imposizioni”.
(ITALPRESS).

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