Milano, A Cascina Carpana la “Ri-nascita” per donne vittime violenza

MILANO (ITALPRESS) – Un progetto rivolto a donne per vivere in un luogo sicuro, per ritrovare la piena libertà, autonomia e indipendenza economica, elaborare la propria storia, lasciarsi alle spalle la violenza e nel contempo creare un luogo aperto alla cittadinanza nel quale frequentare iniziative di equitazione rispettosa del benessere degli animali e corsi di circo a contatto con la natura. Un’opportunità da concretizzare grazie a “Ri-Nascita”, il progetto che darà una nuova vita a Cascina Carpana, nella zona sud-est di Milano. In prima linea tra due realtà storiche della rete antiviolenza milanese, “Svs donna aiuta donna Onlus” e l’associazione “Casa di accoglienza delle donne maltrattate di Milano” (Cadmi), insieme all’associazione sportiva “Campacavallo” per un’iniziativa realizzata in continuità con i progetti dalla Rete territoriale interistituzionale antiviolenza coordinata dal Comune di Milano. La cordata con capofila Svs Dad, presieduta da Alessandra Kustermann, si è aggiudicata la concessione in diritto di superficie, per una durata novantennale, dell’ottocentesco complesso cascinale di via San Dionigi 121, nel quadrante sud-est della città, che già sta vivendo molte trasformazioni, frutto delle politiche di rigenerazione della città. I lavori partiranno la prossima settimana e dovrebbero concludersi entro la fine del 2023. Il progetto, presentato questa mattina in conferenza stampa col sindaco di Milano Giuseppe Sala e il prefetto di Milano Renato Saccone, nasce dalla volontà di creare un luogo sicuro dove le donne e i loro figli, usciti da un’esperienza di violenza domestica, possano recuperare la serenità psicologica, acquisire nuove competenze professionali e trovare un’indipendenza economica che permetta loro di affrontare il futuro. “E’ un progetto di doppia rigenerazione – sono le parole del sindaco – il cui scopo è rigenerare umanità e persone in difficoltà dando loro opportunità, ma anche un progetto di rigenerazione fisica di una cascina in una zona” come il Sud Milano “che merita tanta attenzione. Bisogna ringraziare Alessandra Kustermann perchè tutto può sembrare naturale, poi però c’è la volontà di rimettersi in gioco”. E aggiunge: “Conto molto sul fatto che da questo progetto riusciremo a salvare tante donne. Ai miei assessori dico: possiamo impegnarci dando una mano per far trovare lavoro alle persone che vengono formate qui”. Il centro sarà un luogo residenziale e di accoglienza diurna, dove le donne per un anno potranno sperimentare una messa in gioco professionale nelle diverse attività presenti all’interno della cascina, dopo una formazione specifica, per affrontare poi la ricerca di un lavoro esterno e di un’abitazione, dove vivere in completa autonomia con i loro figli. Sono previste anche attività specifiche rivolte ai minori al fine di consentire alle donne il loro percorso di autonomia. I dieci appartamenti, destinati all’accoglienza delle donne maltrattate e dei loro figli, sono stati progettati grazie alla trentennale competenza di Cadmi nell’ospitalità delle donne. Un orto condiviso, una cucina didattica a supporto dell’attività di catering, uno spazio per la ristorazione e la socialità, una caffetteria, un negozio di alimentari, punti ristoro mobili nei parchi adiacenti, un asilo per cani, laboratori artigianali, oltre ad una zona espositiva e ad aule di formazione. Contemporaneamente, grazie all’associazione sportiva Campacavallo, verranno sviluppati progetti aperti al territorio per accogliere bambini e famiglie e far respirare a pieni polmoni questo angolo verde, ospitando la cittadinanza in tutte le stagioni per attività sportive, ludico-ricreative, educative, formative, di pet therapy e arte di strada. Per dare forma a questo nuovo centro, fulcro del progetto “Ri-Nascita”, sono stati chiamati “Carlo Ratti Associati” e “Italo Rota”, che intendono ispirare il loro intervento alla tradizione della corte delle cascine lombarde, che oggi come un tempo potrà essere luogo di incontro, scambio di idee e piazza per iniziative condivise.(ITALPRESS).

Photo credits: xa1

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