MESSI CONQUISTA IL SUO SESTO PALLONE D’ORO

E sono sei. Il Pallone d’Oro 2019 va a Lionel Messi, premiato al “Theatre du Chatelet” di Parigi nella serata di gala organizzata da “France Football”. Quella che era da giorni una voce è diventata realtà: sesto sigillo per il 32enne fuoriclasse argentino del Barcellona, che si riprende lo scettro dopo tre anni di digiuno (Ronaldo per due volte e Modric i vincitori delle ultime edizioni) nonostante un’annata avara di soddisfazioni, almeno a livello collettivo. Il suo Barça si è confermato campione di Spagna ma ha fallito ancora una volta in Champions, fermato in semifinale nell’incredibile rimonta di Anfield, oltre a perdere la finale della Coppa del Re col Valencia. Anche con l’Argentina le cose non sono andate meglio, con l’Albiceleste fermata in semifinale dal Brasile e Messi espulso nella finalina per il terzo posto col Cile, con tanto di lunga squalifica per lo sfogo contro gli arbitri. Ma i 211 giornalisti chiamati a scegliere il miglior giocatore dell’anno hanno visto oltre, riconoscendo la grandezza di un calciatore che, pur passando gli anni, resta di un altro pianeta facendo sempre la differenza.
“Ieri era il decimo anniversario dal mio primo Pallone d’Oro – ha ricordato dal palco di Lionel Messi – Avevo 22 anni ed era impensabile per me arrivare oggi a vincere il sesto, in un momento totalmente diverso della mia vita. Ma non ho mai smesso di sognare, di essere quello che sono, di migliorare ogni giorno. Sono consapevole dell’età che ho, il tempo vola e proprio per questo bisogna gustarsi questo momento”. Messi ha ringraziato giornalisti e compagni, ricordando che “i premi individuali sono importanti ma sono sempre secondari rispetto a quelli di squadra, ogni anno mi preparo per lottare per tutto”. Capocannoniere dell’ultima Liga con i 36 gol che gli sono valsi la sesta Scarpa d’Oro, miglior realizzatore della passata Champions con 12 reti e nella sua bacheca personale anche il premio Fifa come miglior calciatore del 2019, Messi non può non considerarsi il giusto vincitore. Con buona pace dell’eterno rivale Cristiano Ronaldo, ora staccato nel computo dei Palloni d’Oro (6-5 per l’argentino) e che ha snobbato la cerimonia di Parigi preferendo andare a raccogliere personalmente quanto seminato nella sua prima stagione juventina al Gran Gala del Calcio. CR7, a dispetto di alcune indiscrezioni circolate nelle scorse ore, è comunque salito sul podio, da dove non manca dal 2010, sebbene dietro anche Virgil Van Dijk, protagonista del Liverpool campione d’Europa.
Aver vinto scudetto e Supercoppa Italiana oltre alla Nations League col Portogallo non è bastato a battere Messi. Il terzo posto di CR7 permette comunque alla nostra Serie A di rispondere presente, senza dimenticare anche il 15esimo posto di Matthijs De Ligt, passato in estate dall’Ajax alla Juve, e il 24esimo di Kalidou Koulibaly. Per il 20enne centrale olandese c’è però il Trofeo Kopa come miglior under 21 dell’anno. “E’ un onore essere in mezzo a tutti questi grandi giocatori”, le parole di De Ligt, accompagnato a Parigi dal vicepresidente bianconero Pavel Nedved, che succede a Mbappè mentre Moise Kean si piazza ottavo. Nella serata parigina c’è gloria anche per Alisson, che riceve il trofeo Yashin come miglior portiere dell’anno (in lizza c’erano anche Szczsesny e Handanovic, finiti rispettivamente nono e decimo). Infine, fra le donne, Pallone d’Oro alla stella degli Usa campioni del mondo in Francia, Megan Rapinoe.
(ITALPRESS).

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