Marotta “Derby bellissimo spot, futuro Inter con Suning”

Db Torino 27/01/2019 - campionato di calcio serie A / Torino-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sportnella foto: Giuseppe Marotta

ROMA (ITALPRESS) – Un pareggio che non può soddisfare l’Inter, nemmeno a mente fredda. “E’ stato un bellissimo spot per il mondo del calcio. La partita, vibrante ed emozionante, è stata vista in 150 paesi, con quasi 60mila spettatori presenti. Il rammarico rimane: abbiamo tentato di prendere l’intera posta, ma il merito è anche dell’avversario”. Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter e consigliere della Lega Nazionale Professionisti Serie A, ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai RadioUno, classifica l’1-1 con i ‘cuginì rossoneri come una chance persa, l’ennesima in un confronto diretto con una big in campionato. “Sì, dobbiamo essere più cinici e furbi nello sfruttare le occasioni – ammette il dirigente nerazzurro, ancora ammirato per lo striscione della Curva Sud rossonera per i lavoratori del Covid – Siamo in una fase interlocutoria, noi abbiamo giocato 7 partite in trasferta e 5 in casa contro le 6 delle altre: per compensare questo piccolo gap dovremmo arrivare alla fine del girone di andata”. Di certo, il ‘Diavolò ha dimostrato ancora una volta tutto il suo valore: “Anche il Milan è cresciuto nella gestione Pioli. Credo sia al suo massimo e recita un ruolo autorevole nella lotta allo scudetto. Noi siamo i campioni in carica ma non sarà facile”. Anche perchè la crisi ha pesato sulle decisioni della società, che comunque resta solida: “Il nostro futuro è ancora con il gruppo Suning. Il presidente (Zhang Jindong, ndr) ha speso centinaia di milioni in questi anni, bisogna essergli riconoscenti. Inoltre, hanno confermato più volte la volontà di proseguire, con un modello non più di investimenti ma di sostenibilità interna, per garantire sempre quell’ambizione insita nel club ma senza dispensare illusioni”. E tale sembra restare, almeno al momento, l’arrivo di Insigne dal Napoli: “Oggi siamo concentrati su questo gruppo. Gran parte di questi sono campioni d’Italia ed è giusto riconoscere i loro meriti. La squadra sta rispondendo alle aspettative, credo che a gennaio non faremo cambiamenti, anche se siamo sempre attenti per il futuro”. Al governo, per superare il momento difficile del calcio per via della pandemia, Marotta chiede “interventi sulla fiscalità, cioè la rateizzazione dei contributi e delle tasse sugli stipendi dei calciatori. Il problema oggi non è economico ma finanziario”. D’altronde, assicura, il progetto della Superlega è nato “come un grande campanello d’allarme di un modello che non garantisce più sostenibilità: deve portare ad uno europeo che invece la garantisca, ed i calendari debbono essere fatti considerando il rischio di impresa dei club ed una maggiore distribuzione dei compensi. Il calcio europeo rende e le società debbono essere tenuti in considerazione”. Ammesso che esiste “una grande comunione di intenti” con il Comune di Milano e il sindaco Sala per il nuovo stadio, e considerato sempre favorevolmente il Var (“La tecnologia deve essere sfruttata per limitare al massimo gli errori, lasciando sempre centralità all’arbitro”, Marotta chiude parlando delle polemiche attorno a certi rigori dati con estrema facilità. “Il regolamento risulta un pò ambiguo, va rivisto continuamente alla luce della velocità in campo perchè non siamo più nel calcio degli anni Sessanta. Ma non è facile cambiare un regolamento dettato da un organismo vetusto che è l’Ifab, composto da molti rappresentanti del calcio anglosassone, e le regole sono frutto di decisioni di gente che non conosce sino in fondo le dinamiche del campo. La speranza è che Collina, nella sua posizione di coordinamento, riesca a mitigare gli scompensi che ci sono”.
(ITALPRESS).

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