Marche da bollo e patenti false, 18 indagati tra Campania e Lazio

NAPOLI (ITALPRESS) – Falsificavano marche da bollo, ma anche patenti di guida e nautiche. E’ quanto hanno scoperto i Carabinieri del comando Antifalsificazione Monetaria che, in collaborazione con i militari dei comandi provinciali di Roma, Napoli, Caserta, Avellino e Salerno, hanno sgominato una banda di falsari. Sono 18 le persone indagate, nei cui confronti è stata eseguita un’ordinanza applicativa di misure cautelari. Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Napoli Nord. Dieci indagati sono finiti agli arresti domiciliari, nei confronti di altri cinque è stata disposta la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria mentre tre avvocati civilisti dei fori di Santa Maria Capua Vetere e Napoli Nord sono stati interdetti dall’esercizio dell’attività forense, due per 12 mesi ed il terzo per sei mesi. Eseguite anche due perquisizioni a carico di avvocati (del foro di Nocera e di Avellino) indagati ma non raggiunti dal provvedimento.
Durante le indagini, avviate nel gennaio del 2020, è stato individuato un centro di produzione clandestino, allestito nella zona di Villa Literno, in provincia di Caserta, dove il principale indagato realizzava marche da bollo false su supporti reperiti in Cina. E’ emerso, in particolare, che dalle originarie tecniche di falsificazione consistenti nel manuale accrescimento del valore nominale di marche genuine, i falsari erano passati a un’altra metodologia, più sofisticata, consistente nell’apposizione della cosiddetta stampa di personalizzazione su supporti in bianco (riportanti solamente lo stemma della Repubblica, l’intestazione e gli elementi di sicurezza falsificati) importati dalla Cina, in laboratori dotati delle apparecchiature necessarie sia hardware sia software.
Gli investigatori hanno individuato sei direttrici distributive, gestite da “intermediari” del falsario, i cui terminali venivano localizzati a Roma, Napoli, Caserta, Avellino e Salerno.
Una volta realizzate e distribuite, le marche da bollo false venivano utilizzate da professionisti e da addetti ai comparti su atti giudiziari e amministrativi per i quali è prevista la corresponsione di oneri destinati all’erario. Tra i responsabili è stato individuato anche un parcheggiatore abusivo che, operando a Napoli nelle aree adiacenti alla prefettura, all’agenzia delle Entrate e all’Ispettorato provinciale del Lavoro, avrebbe gestito la distribuzione delle marche false strumentali al perfezionamento dei procedimenti amministrativi trattati dai predetti uffici pubblici. Inoltre, è stato scoperto un “distributore” di Napoli che, sebbene si trovasse agli arresti domiciliari, di fatto alimentava lo smercio di marche false.
Tra gli indagati un intermediario di Afragola che alimentava canali di distribuzione di valori di bollo falsi destinati ad un’autoscuola di Casoria, uno “smerciatore” orbitante sul litorale romano, al quale venivano fornite anche patenti automobilistiche e nautiche false, e titolari di un’agenzia immobiliare e di una tabaccheria di Roma.
Durante le indagini è stato chiuso il centro di produzione di Villa Literno e sono state sequestrate tutte le attrezzature utili alla falsificazione. Quattro indagati sono stati arrestati in flagranza di reato e sono state sequestrate migliaia di marche da bollo false del valore complessivo di circa 200 mila euro, oltre a decine di patenti false, quest’ultime destinate al litorale romano.
(ITALPRESS).

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