Legge di stabilità 2015: detrazioni e agevolazioni

legge di stabilità 2015

Legge di stabilità 2015: novità e detrazioni per chi fa lavori di ristrutturazione sulla casa, per chi vende un terreno, un immobile o cede quote societarie.

Con il nome “Legge di Stabilità 2015” si fa riferimento alla legge n. 190 del 23 dicembre 2014, pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 99 alla Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre, n 300.

La legge di stabilità 2015 ha riaperto i termini per beneficiare delle agevolazioni sulla rivalutazione dei terreni edificabili e a destinazione agricola, in concomitanza, ha prorogato le detrazioni sui lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica degli edifici. 

Legge di stabilità 2015 – Rivalutazione terreni, immobili e quote societarie

A chi è rivolta?
Questa agevolazione prevista dalla legge di stabilità è rivolta sia a persone fisiche, sia a società semplici, enti non commerciali e associazioni professionali.

In cosa consiste? 
Tale agevolazione consente di effettuare la rivalutazione delle aree edificabili e dei terreni agricoli, nonché delle quote di partecipazione in società. In parole più semplici, questa agevolazione prevista dalla legge di stabilità consente di evitare le plusvalente (cioè la differenza tra prezzo di vendita e quello di acquisto) tassabili che potrebbero emergere in caso di vendita di immobili o di quote. Grazie a questa manovra sarà possibile assumere il valore rivalutato in luogo del valore storico di acquisto, da contrapporre poi al valore di vendita. 

Per rendere l’agevolazione comprensibile a tutti, faremo un esempio concreto. 

Gianni, nel 2013, ha comprato un terreno agricolo per 80 mila euro e oggi lo rivende per 100 mila euro. La plusvalenza su cui calcolare l’imposta ammonta a 20 mila euro. Grazie alla legge di stabilità Gianni può rivalutare il terreno tramite una perizia e stimarlo a 98 mila euro. In questo modo, quando Gianni venderà il terreno dovrà calcolare l’imposta solo su 2 mila euro!

Come accedere all’agevolazione? 
Il bene oggetto della rivalutazione dovrà essere in possesso dell’utente almeno dal 1° gennaio 2015 riportando il valore con riferimento alla stessa data. Sarà necessario far eseguire una perizia di stima da un professionista abilitato entro il 30 giugno 2015. 

Legge di stabilità 2015 – Detrazione ristrutturazione

Tra le altre agevolazioni previste dalla legge di stabilità segnaliamo le detrazioni per le spese di ristrutturazione e di riqualificazione energetica degli edifici.

– Detrazioni al 65% per la riqualificazione energetica

La detrazione è fissata al 65% per gli interventi atti a migliorare l’efficienza energetica di un edificio. Tale detrazione può essere applicata sulle spese sostenute fino al 31 dicembre 2015. Quando si parla di incentivi per il fotovoltaico bisogna considerare questa detrazione che vale anche per l’acquisto e l’installazione di pannelli solari fino a un valore massimo da portare come sgravio fiscale di 60 mila euro. Rientrano nella detrazione al 65% anche gli impianti dotati di climatizzazione invernali dotati di generatori di calore a biomasse, in questo caso, il valore massimo da portare in detrazione è di 30 mila euro. 

– Detrazioni al 65% per l’adozione di misure antisismiche

Dino al 31 dicembre 2015 è applicata la detrazione al 65% anche per i lavori mirati all’adozione di misure antisismiche sugli edifici pre-esistenti nelle zone ad alta pericolosità. 

– Detrazione del 50% per le spese di ristrutturazione 

La detrazione sulla ristrutturazione ammonta al 50% della spesa che deve essere sostenuta entro il 31 dicembre 2015. 

– Detrazione del 50% sull’acquisto di elettrodomestici

Si chiama bonus mobili ed è destinato a chi compra elettrodomestici di classe energetica A+ in concomitanza ai lavori di ristrutturazione. In questo frangente, l’importo massimo detraibile previsto con la legge di stabilità ammonta a 10 mila euro.

Decreto banche alla Camera
La legge di stabilità 2015 non è l’unico provvedimento a favore dei cittadini. Il “Decreto Banche” prevede il trasferimento gratuito del conto corrente del cliente e, se il trasferimento non avviene entro 12 giorni l’utente avrà diritto a un rimborso. Tutte le informazioni sono disponibili nell’articolo: Banche: massimo 12 giorni per trasferire il conto corrente