BENI CONFISCATI, REGIONE LOMBARDIA FIRMA PROTOCOLLO

L’assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, ha preso parte, al Palazzo di Giustizia di Milano, alla conferenza stampa per la firma del Protocollo d’Intesa per la gestione e lo sviluppo dei beni e delle aziende sequestrate e confiscate.
L’appuntamento è stato promosso dal Tribunale di Milano insieme all’ANBSC (Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), Prefettura di Milano, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, Ordine degli Avvocati di Milano, Comune di Milano e Regione Lombardia.

L’obiettivo del documento, siglato per la Regione dall’assessore De Corato, è la realizzazione di un tavolo tecnico per la verifica delle modalità adottate nella gestione dei beni sequestrati e confiscati, la salvaguardia e la gestione ottimale dei beni affinchà sia favorita una loro destinazione sociale virtuosa in tempi rapidi e la tutela dell’unità aziendale e dell’occupazione nelle aziende confiscate. Previsti percorsi di formazione rivolti a tutti i soggetti coinvolti per implementare le conoscenze e migliorare l’efficacia degli interventi.

“Regione Lombardia – ha dichiarato l’assessore De Corato – ha accolto con favore l’invito del Tribunale di Milano ad aderire al documento che ho l’onore di sottoscrivere, su delega del Presidente Fontana. L’impegno di Regione Lombardia è stato sancito nel 2011 dalle leggi regionali 2 e 9. Tali leggi sono state successivamente riformate dalla legge regonale 24 giugno 2015, numero 17 (Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità), nata sulla spinta di tre iniziative, due provenienti dai gruppi consiliari e una dalla Giunta, e quale risultato di un lavoro sinergico tra la Commissione speciale Antimafia, la commissione Affari Istituzionali del Consiglio regionale e la Giunta”.

“La Lombardia – ha sottolineato l’assessore alla Sicurezza – rientra tra le regioni con il maggior numero di beni immobili e aziende sequestrati e confiscati: ad ottobre 2017, i beni presenti la rendono la quinta regione per numero di immobili confiscati, dopo la Sicilia, la Calabria, la Campania e la Puglia”.

“A fine gennaio 2018 la Giunta regionale – ha aggiunto De Corato – ha approvato la prima relazione sullo stato di attuazione della l.r. 17/2015 finanziando il Fondo per la destinazione, il recupero e l’utilizzo a fini sociali o istituzionali dei beni confiscati alla criminalità, con 3.375.000 euro. Le somme sono state destinate, ad oggi, a circa 30 Comuni, assegnatari, da parte dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), di beni confiscati”.

La provincia di Milano è tra quelle con il maggior numero di beni in gestione all’Agenzia nazionale (833). Seguono Monza Brianza (380), Varese (145) e Brescia (136) e, a distanza, le altre province.

“Per quanto concerne il protocollo – ha concluso l’assessore regionale – questi gli impegni che si assumerà Regione Lombardia, pur nei limiti delle effettive disponibilità di bilancio e compatibilmente con l’attribuzione di pertinenti competenze alle strutture regionali: verificare ed eventualmente rivalutare le azioni nei confronti degli Enti Locali volte al recupero e riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, prevedendo un possibile incremento del Fondo; realizzare corsi di formazione, in collaborazione con Università e ANBSC, razionalizzare gli inventari dei beni mobili e immobili. Impegni che coincidono con le azioni previste dal Programma Regionale di Sviluppo della XI Legislatura. E’ necessario dunque che tutti i soggetti istituzionali coinvolti operino al fine di conciliare nel modo più efficace possibile il patrimonio di beni disponibili per il recupero sociale con le istanze di utilizzo espresse dal territorio”.

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