L’ATALANTA STENDE L’UDINESE E VOLA AL QUARTO POSTO

Dieci minuti finali da sogno per coronare una settimana indimenticabile. L’Atalanta batte per 2-0 l’Udinese e, dopo la finale di Coppa Italia raggiunta, scavalca Milan e Roma issandosi al quarto posto in solitaria. De Roon e Pasalic sfondano nel finale la resistenza dei friulani, autori di una prestazione solida e di carattere sino all’80’ ma che salutano lo Stadio Atleti Azzurri d’Italia con zero punti, restando a +4 sul terzultimo posto. Gasperini non recupera Ilicic (neppure in panchina per un fastidio all’adduttore) e si affida a Pasalic alle spalle di Gomez e Zapata, Tudor sceglie invece la velocità di Pussetto e Lasagna nel suo 3-5-2, per provare a sfruttare qualche spazio in contropiede. L’Udinese si difende basso e la prima vera grande occasione per gli orobici arriva con una delle principali armi stagionali, i calci piazzati: al 19’ sbuca Gosens che indirizza verso il secondo palo ma Musso risponde presente in tuffo. Il portiere argentino si ripete poco dopo, quando al 28’ respinge con i pugni la conclusione al volo di De Roon, potente e improvvisa ma non troppo angolata.
Intorno alla mezz’ora l’Udinese alza il baricentro e il match si vivacizza. Pasalic svetta ma mette a lato di poco ma nel finale di primo tempo, nel giro di un minuto, c’è una grande chance per parte: al 44’ Lasagna va vicino all’eurogol con un tocco sotto che per poco non beffa Gollini fuori dai pali, l’Atalanta risponde ancora con Pasalic che colpisce dal limite ma alza troppo la mira: il risultato, dopo un minuto di recupero, all’intervallo è quindi ancora bloccato sullo 0-0. Gasperini ridisegna l’Atalanta nella ripresa inserendo il giovane bomber Piccoli per Mancini, spostando De Roon nei tre di difesa e arretrando il raggio d’azione di Pasalic ma gli uomini di Tudor non soffrono il cambiamento tattico nei primi quindici minuti. Al 67’ ci prova Gomez a caricarsi la squadra sulle spalle: il capitano nerazzurro prima mette in mezzo una palla in area piccola sventata da un provvidenziale Stryger Larsen, poi impegna ancora una volta Musso con un tentativo dal limite diretto all’angolino.
I padroni di casa cercano i tre punti ma inevitabilmente lasciano qualche spazio in più e rischiano tantissimo al 72’, quando De Paul libera il destro a giro e centra il palo con Gollini battuto. Per sbloccare la partita serve un episodio e arriva all’80’. Ingenuità di Sandro che sgambetta Masiello in area, Giacomelli non ha dubbi e indica il dischetto: De Roon è freddissimo e spiazza Musso. Lo Stadio Atleti Azzurri di Bergamo è una bolgia, Tudor inserisce Okaka al posto di Alessandro ma all’84’ subisce il raddoppio: Zapata scarica su Pasalic, il tiro dell’ex Milan viene deviato da Nuytinck (subentrato al posto dell’infortunato De Maio) e può far scattare la festa sul 2-0.

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