“L’Arma dei Carabinieri e il ’43”, convegno all’Università La Sapienza

ROMA (ITALPRESS) – A Roma, presso la Facoltà di Giurisprudenza della Sapienza, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, e la Rettrice Antonella Polimeni, hanno introdotto il convegno “L’Arma dei Carabinieri e il ’43”.
L’Arma dei Carabinieri, sin dal 25 luglio del 1943, all’indomani della seduta del Gran Consiglio del Fascismo si era connotata, agli occhi dei tedeschi, come ambigua e inaffidabile perché fedele al re e tutrice scrupolosa dell’ordine pubblico.
L’eroismo dei Carabinieri e il contributo dell’Arma alla Resistenza e alla Guerra di Liberazione si è concretizzato in 2.735 caduti, 6.521 feriti, oltre 5 mila deportati, 723 ricompense individuali al Valor Militare e innumerevoli ricompense al Valore e al Merito Civile, nonché con la concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla sua Bandiera di Guerra che, nascosta, proprio in quei drammatici giorni negli scantinati del Museo Storico dell’Arma per non farla finire in mani nemiche, fu poi restituita, all’atto della Liberazione di Roma, alla ricostituita Legione Allievi, dove da allora, sostituita nel 1947 da quella repubblicana, continua ad essere gelosamente custodita.
L’evento, aperto dal Preside della Facoltà di Giurisprudenza Oliviero Diliberto, che ha indirizzato il proprio saluto ai presenti e ha messo in risalto il ruolo dell’insegnamento e cioè trasmettere da una generazione all’altra il sapere ed i saperi, ha visto relatori il Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Governale, Comandante delle Scuole dell’Arma; Alessandro D’Acquisto, fratello del Vice Brigadiere Medaglia d’oro al Valor Militare Salvo D’Acquisto; Lorenzo del Boca, storico e giornalista; Massimo Brutti, docente emerito della Facoltà di Giurisprudenza e Martina Tosarello, studentessa della Facoltà di Giurisprudenza.
La Rettrice Antonella Polimeni ha evidenziato come ci sono momenti in cui bisogna chiarire la verità storica. Promuovere i valori costituzionali è il modo migliore per onorare le migliaia di Carabinieri che hanno sacrificato la loro vita per la libertà del nostro Paese. Tra loro ha voluto ricordare Salvo D’Acquisto e, nell’occasione, ha salutato Alessandro, fratello dell’eroe e presente in sala.
Ha quindi preso la parola il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di Corpo d’Armata Teo Luzi che, nel ringraziare i presenti e la Rettrice, ha sottolineato come l’occasione di oggi è un momento di riflessione, per ricordare i circa 2800 Carabinieri morti per la libertà, che hanno pagato il prezzo di un giuramento reso. Ricordarlo nell’Università, vero tempio della cultura italiane, tra le prime Istituzioni di questo Paese.
Alessandro D’Acquisto, fratello del vice brigadiere Salvo
D’Acquisto, visibilmente emozionato, dopo aver ringraziato tutti i presenti, ha ricordato il fratello, leggendo scritti “familiari”, quali testimonianze dirette e concludendo con le parole della madre che sintetizzò la vita e la morte del figlio con la frase: “Salvo fu strumento di Dio”. Sono seguiti gli interventi dei relatori.

– Foto ufficio stampa Carabinieri –

(ITALPRESS).

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