Landini “In caso di blocco della Flotilla pronti allo sciopero generale”

ROMA (ITALPRESS) – “Credo che sia importante ringraziare e riconoscere il valore generale, internazionale che ha assunto la missione Global Sumud Flotilla. È stato non solo un gesto di coraggio e di dignità, ma un gesto che ha permesso di costruire una mobilitazione, rompere quel deserto, quel silenzio che si era costruito attorno a quello che stava succedendo a Gaza, in particolare attorno alle scelte di un governo, quello israeliano, che sta esplicitamente puntando al genocidio e alla cancellazione dell’esistenza stessa del popolo palestinese, del suo diritto di esistere e di vivere in pace come tutti gli altri popoli”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in conferenza stampa alla Camera, convocata dalla delegazione italiana del ‘Global movement to Gaza’. “Siamo di fronte a un diritto internazionale che è calpestato dal governo di Israele. Oggi siamo di fronte alla necessità di ristabilire davvero un diritto alla pace per tutti, a partire dal riconoscimento del diritto all’esistenza di uno Stato palestinese”.

Abbiamo ritenuto necessario – ha annunciato Landini -, come Cgil e in dialogo con altre organizzazioni sindacali, metterci al servizio della Global Sumud Flotilla e seguire questo percorso per essere nella condizione di utilizzare lo strumento più solidale e più forte che dispongono i sindacati: il diritto di sciopero. Di fronte all’eventuale blocco, al sequestro o all’arresto delle navi, noi dichiariamo e confermiamo che siamo pronti alla proclamazione, in modo tempestivo, di uno sciopero generale che riguardi tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, pubblici e privati. Un simile blocco determinerebbe due questioni: un attentato alla salute e alla sicurezza di chi è su quelle barche, persone che non sono semplici volontari ma lavoratori, anche italiani, che hanno preso aspettativa non retribuita per svolgere questa funzione; un colpo all’ordine costituzionale, fondato non solo sulla nostra Costituzione, ma sulle carte dell’Onu e sulla Convenzione di Ginevra, che configurerebbe quasi un atto di guerra contro chi in modo non violento vuole svolgere una missione umanitaria e politica per riaffermare pace, libertà e democrazia”.

“Per queste ragioni siamo pronti a proclamare lo sciopero – ha ribadito Landini -, certo nel rispetto della legge, ma utilizzando la possibilità prevista proprio in presenza di queste violazioni. Siamo pronti a mettere in campo nei prossimi giorni tutte le forme di mobilitazione necessarie”. Landini, riferendosi alle dichiarazioni della presidente del Consiglio Meloni, ha poi aggiunto: “Definire irresponsabile la Flottilla e il lavoro che stanno facendo è un atto di irresponsabilità politica, non solo verso la maggioranza dei cittadini italiani, ma perché è dovere del governo difendere anche quelle persone italiane che stanno svolgendo un’attività in applicazione dei principi costituzionali. È il momento di chiedere alle lavoratrici, ai lavoratori, agli studenti, ai pensionati, a tutte le persone di scendere di nuovo in piazza come già accaduto nei giorni scorsi, e di dare continuità alla domanda di democrazia, libertà e solidarietà con il popolo palestinese”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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