ROMA (ITALPRESS) – Nelle acque del porto della Spezia, tra le sue banchine e moli di attracco, si è svolta dal 28 aprile al 7 maggio un’esercitazione anti-terrorismo in mare che ha coinvolto le unità d’élite di Italia e Germania impiegate in operazioni contro le organizzazioni terroristiche in campo nazionale e internazionale, operazioni di ordine pubblico, liberazione di ostaggi, lotta al crimine organizzato, scorta ai capi di Stato e incursioni terrestri e marittime.
Tra i reparti speciali italiani il Gruppo Operativo Incursori (GOI) del Comsubin della Marina Militare, il Gruppo Intervento Speciale (GIS) dei Carabinieri e il Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (NOCS) della Polizia di Stato, e l’omologo reparto tedesco della Bundespolizei “GSG9”. L’attività, parte di un programma addestrativo che si ripete ogni anno ormai da qualche decennio ed autorizzata dal Capo della Polizia, ha previsto oltre alle sessioni di training sulla terraferma, anche simulazioni di attacchi terroristici a bordo di navi, sia in orario diurno che notturno. Momenti di formazione e addestramento fondamentali per individuare criticità, valorizzare i punti di forza e contribuire al costante miglioramento delle capacità operative nei diversi ambiti di intervento.
Le operazioni di supporto a mare e di supporto subacqueo sono state affidate agli specialisti del Centro Nautico e Sommozzatori della Polizia di Stato della Spezia e al Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Genova, con la collaborazione dell’Autorità Portuale del Mar Ligure Orientale e della Capitaneria di Porto della Spezia.
– foto d’archivio IPA Agency –
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