La cooperativa Verbumcaudo germoglia dove prima dominava la mafia

ROMA (ITALPRESS) – La cooperativa Verbumcaudo sta germogliando dove prima dominava la mafia e, grazie ad una nuova iniziativa progettuale sostenuta da Fondazione con il Sud e Fondazione Peppino Vismara e realizzata da Consorzio Agrietica in partenariato con i comuni di Polizzi Generosa e Valledolmo, Confcooperative Sicilia, Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo e CRESM – Centro di ricerche economiche e sociali per il Meridione, continuerà a rendere fertili e produttivi i 150 ettari di terreno che custodiscono tutta la speranza di un territorio e delle persone che lo abitano, delle tante realtà associative e cooperative, e dei lavoratori che hanno deciso di non cedere all’oblio ma coltivare comunità e seminare futuro.
Nelle Madonie, in Sicilia, la Cooperativa Sociale Verbumcaudo, formata da giovani del territorio sta valorizzando l’omonimo feudo confiscato alla mafia, attraverso la messa in produzione di 151 ettari di terreni che vengono coltivati ad origano, pomodori e cereali. L’IRVO – Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia vi ha anche impiantato un vigneto sperimentale.
Sino al 1983 Verbumcaudo apparteneva ai fratelli Greco, boss reggenti della famiglia di Ciaculli: oggi racconta l’impegno quotidiano e concreto di Giovanni Falcone, è simbolo di riscatto e rappresenta tutta la tenacia di una generazione che ha deciso di lottare con ostinazione per il diritto di rimanere nella propria terra e lavorare con dignità. Ne racconta storia, difficoltà, vision e progetti futuri Epifania Lo Presti, referente della comunicazione.
Verbumcaudo è un modello innovativo di gestione dei beni confiscati
Dopo anni di abbandono, acquisito dell’assessorato all’Economia della Regione siciliana nel 2011, il feudo è rinato grazie alla determinazione del Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo, espressione di 19 comuni delle alte e basse Madonie, che attraverso un bando pubblico ha selezionato giovani del territorio interessati alla formazione professionale in ambito cooperativo. Dopo un periodo di formazione utile a costruire competenze solide e capacità progettuali, un gruppo di ragazzi e ragazze, guidati dal CRESM – Centro di ricerche economiche e sociali per il Meridione e da Confcooperative, ha costituito la nuova Cooperativa Sociale Verbumcaudo, fatto che ha permesso non solo di creare sviluppo nel territorio, ma anche di fermare l’esodo di 11 giovani che altrimenti avrebbero lasciato la Sicilia: le loro sono storie di “restanza”.
Parliamo quindi di una cooperativa produttiva che si è assunta la responsabilità di gestire il fondo per il suo ritorno alla legalità e all’attività economica trasparente e per riconsegnarlo alla sua comunità e alla sua storia, per dare vita a una filiera umana, sociale e produttiva che coinvolga direttamente gli abitanti e i giovani del territorio.
Le storie delle ragazze e dei ragazzi della cooperativa sono storie di “restanza”, tutti giovani che stanno scegliendo di investire nell’entroterra siciliano: ci sono ingegneri, geologi, guide naturalistiche, agronomi, commercialisti e addetti alle lavorazioni agricole qualificati.
In cosa consiste il progetto Verbumcaudo?
Grazie ad una nuova iniziativa progettuale sostenuta da Fondazione con il Sud e Fondazione Peppino Vismara e realizzata da Consorzio Agrietica in partenariato con i comuni di Polizzi Generosa e Valledolmo, Confcooperative Sicilia, Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo e CRESM – Centro di ricerche economiche e sociali per il Meridione, Verbumcaudo è una realtà capace di essere volano per il territorio; le operazioni colturali stanno rivolgendo una grande attenzione alle eccellenze locali, tutte rigorosamente biologiche, come i grani, ceci, lenticchie, pomodoro siccagno e su questo solco si stanno strutturando interventi per il sociale, con percorsi di educazione alla legalità ed educazione ambientale.
Quali sono le difficoltà che avete incontrato e che state ancora incontrando nello sviluppo del progetto?
La visione su Verbumcaudo è sempre stata chiara a tutti i soci della cooperativa già ben prima che arrivasse il sostegno di Fondazione con il Sud, che è stato fondamentale per realizzare una parte importantissima del progetto, ma non esaustivo: servono infatti ancora tanti altri interventi per rendere efficiente la filiera agroalimentare e coprire l’intero piano industriale che abbraccia tutte le produzioni che si estendono per 150 ettari di terra. Ecco perchè cercheremo altri finanziamenti tra le misure dedicate all’agricoltura.
E quali le maggiori soddisfazioni?
La comunità è stato il nostro primo finanziatore, prima ancora che arrivassero sostegni esterni, quando ancora non avevamo accesso al credito nè alcun bene da capitalizzare: questa è la nostra più grande soddisfazione, il fatto che persone comuni e piccoli coltivatori diretti abbiano anticipato e investito risorse perchè credevano che il progetto Verbumcaudo potesse essere una risorsa per tutto il territorio. Sono stati loro il nostro “incubatore” di impresa e senza il loro sostegno iniziale non ce l’avremmo mai fatta. Il nostro capitale umano, in fase di startup è stata quindi la comunità, e subito dopo è arrivata Fondazione con il Sud a dare un sostegno e considerevole slancio alla nostra tenacia.

A che punto siamo
Dopo l’afosa estate che ha visto il feudo protagonista di un’importante trebbiatura, con la produzione di grano e legumi, e la raccolta del pomodoro Siccagno, un prodotto d’eccellenza coltivato senza apporto d’acqua e raccolto a mano e che è stato trasformato in conserve pronte per la distribuzione e la vendita, proprio questa settimana ha preso avvio la vendemmia nel vigneto dedicato a Placido Rizzotto. Poi c’è la porzione del fondo dove l’IRVO sta portando avanti l’attività di ricerca volta ad approfondire le conoscenze su varietà poco diffuse e di cui si conosce poco dal punto di vista scientifico, soprattutto negli ambienti di media collina: a Verbumcaudo si trova infatti una delle 3 banche del germoplasma della regione per il patrimonio viticolo siciliano dove sono state piantate circa trenta varietà di piante che, oltre all’attività di ricerca, garantiscono la conservazione della biodiversità. Il nostro processo di crescita è già partito, è sotto gli occhi di tutta la comunità che ha avuto fiducia in noi e in questi mesi comincia a cogliere i frutti di un lungo impegno e di una programmazione destinata ad avere un impatto profondo in un’area marginale della Sicilia.
(ITALPRESS) – (SEGUE).

Progetti futuri
L’annata agraria appena trascorsa è stata la migliore che potessimo desiderare per questo nuovo inizio, ma c’è ancora tanto da fare sotto il profilo del miglioramento della gestione agraria e della meccanizzazione. Stiamo facendo degli investimenti puntuali e tanti altri ne verranno con il PSR ma siamo adesso abbastanza maturi da guardare ad un investimento sull’agricoltura sociale che possa amplificare ancora di più l’impatto sulla comunità che circonda il nostro bene: sentiamo la responsabilità di voler dimostrare che la causa sociale e la causa imprenditoriale possano essere parte della medesima progettualità, sono una la compensazione dell’altra. Siamo fortunati e onorati di aver ereditato una storia così importante come quella che ruota attorno a questo feudo e proprio per questo avvertiamo ancor di più la necessità di essere protagonisti nella creazione di altre opportunità di lavoro per tutta la comunità circostante. Sentiamo il dovere di essere promotori di altre esperienze che necessariamente dovranno essere generate proprio da qui, a partire dalla storia presente, passata e futura di Verbumcaudo.
(ITALPRESS).

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