JUVE, VERONA E FARAONI: PER IL NAPOLI UN’ALTRA BEFFA ATROCE

La beffa per il Napoli è atroce. Passi non farcela a entrare in Champions ma che l’abbia espulso la Juventus suona come una persecuzione: ci sono sempre i bianconeri sulla strada dei napoletani a negare conquiste spesso meritate, anche se c’è sempre un ultimo passo falso che, come nel caso di ieri sera, impedisce che si realizzi l’ingresso nell’Europa che conta. In realtà, il dramma napoletano di nomi ne ha due, Verona e Faraoni. Si potrà parlare, tanto per far colore dell’ennesima Fatal Verona, di Giulietta è ‘na zoccola, di Juric che è stato già scoperto da tempo, di quel che vi pare, ma l’uomo del destino è il braccianese Davide Faraoni, trentenne di belle speranze vissute tutte nelle giovanili azzurre, una biografia che per quantità di storie (e geografia) supera quella di Ronaldo. E un gol che ammazza la squadra fino ad oggi favoritissima. E tuttavia il Napoli non può piangere sfortuna. Se ricordate, quando venne fuori la bufala della Superlega, il signore del Real, Perez, disse che avrebbe presto invitato De Laurentiis a partecipare; avesse visto quest’ultimo Napoli, non avrebbe aperto bocca: bella squadra, bei giocatori, ma dov’era il cuore rabbioso di chi deve stabilire, in 90 minuti, che differenza c’era fra Napoli e Verona? C’è la differenza o no? O esaminati i calciatori uno per uno la differenza la fa Faraoni? C’è una complicità…veniale nel dramma del Napoli: il pentimento di Andrea Pirlo o dei mandanti che gli chiesero stentate guardiolate eppoi l’hanno lasciato libero di giocare per vincere. Secondo tradizione juventina. E’ tuttavia da sottolineare con fastidio (per me tristezza) la prova del Bologna, mai così arrendevole, debole e menefreghista anche se da anni cerca soltanto il decimo posto, forse un godimento per un siculocanadese, non per chi conosce la tradizione rossoblù. Mihajlovic ha strigliato i giocatori, io preciso “i suoi giocatori”, e lo vorrei vedere faccia a faccia con Gattuso. Per carità, la Juve è cambiata anche grazie alla Coppa Italia, una sorta di doping psicologico, e s’è fatta apertamente minacciosa, e alla fine ha salvato la stagione. Il Napoli l’occasione l’ha buttata. Giulietta sarà ‘na zoccola, ma il Verona ha tante nuove amanti dalle quali trarre giusto godimento. Un solo ultimo pensiero: il più meritevole di plauso, Stefano Pioli. Con il suo Milan. Non ho molto da dire: li ho scoperti un anno fa.
Italo Cucci ([email protected])

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