Isoradio apre ai nuovi cantautori, Mogol “Servono canzoni che restino nel tempo”

ROMA (ITALPRESS) – E se tra i giovani cantautori di oggi ci fossero un nuovo Baglioni o un nuovo Venditti? Per verificarlo, offrendo quella vetrina di cui hanno bisogno per farsi conoscere, arriva su Isoradio “Sulle strade della musica”, spazio radiofonico interamente dedicato a loro e condotto da Max Locafaro ed Elena Carbonari. Il programma, che nasce dalla collaborazione tra Rai Radio, Isoradio, Siae e Ministero della Cultura, andrà in onda il venerdì alle 19.00 dal 25 giugno al 17 settembre. In ogni puntata quattro artisti avranno a disposizione uno spazio di circa dieci minuti per raccontare sé stessi e farsi conoscere. Non si tratta, come si potrebbe pensare, di uno dei tanti concorsi a cui siamo abituati ma uno spazio per parlare di musica e, attraverso di essa, anche del nostro Paese perché ogni cantautore affonda le proprie radici nel suo territorio.
«Il mio sogno nel cassetto è fare servizio pubblico nel modo migliore possibile, raccogliendo le sfide che arrivano dal territorio e dal mondo culturale – sostiene la direttrice di Isoradio Angela Mariella – Quando mi hanno parlato di questo progetto, ho capito che era importante dare voce ai giovani cantautori, e ce ne sono tanti in Italia, che durante la pandemia avevano sofferto ancora di più la mancanza di visibilità. Quando la senatrice Lucia Borgonzoni mi ha detto: “Aiutateci a dare voce a questi ragazzi”, ho risposto subito: “Io ci sono”». Insieme al direttore di Rai Radio Roberto Sergio, Mariella spiega: «Isoradio si sta trasformando, la mission dell’infomobilità rimane centrale ma si sta integrando con l’intrattenimento. Al centro di quest’ultimo sono sempre più importanti la musica e il rapporto con il territorio. Per noi, ora, un ingorgo non è più solo un ingorgo e un casello non è più solo un casello ma sono l’occasione per raccontare cosa c’è dietro e intorno a quell’ingorgo e a quel casello». Sergio conferma: «Siamo sempre al fianco della buona musica, e delle eccellenze italiane, con la convinzione che i bei prodotti editoriali siano un concreto aiuto alla ripartenza. La Rai deve essere presente a 360°, lavorando insieme alle istituzioni e ai ministeri come stiamo facendo».
Ministeri, appunto, come quella Cultura con la sottosegretaria Lucia Borgonzoni che spiega: «I Maneskin sono l’esempio di come siano fondamentali esperienze come questa di “Sulle strade della musica. Di trampolini di lancio più ce n’è e meglio è, in Italia siamo pieni di ragazzi che sono geni nella musica, nel cinema, nelle arti ma mancano i luoghi dove raccontarsi. Mi auguro presto di riuscire ad avere nel Ministero una Direzione Musica perché lo spazio per la musica contemporanea oggi è un po’ troppo striminzito». Soddisfazione per il progetto di “Sulle strade della musica” è espressa da Giulio Rapetti Mogol presidente della Siae: «Da sempre, e in particolare in questi mesi senza live, la radio è stata veicolo privilegiato per continuare ad essere in contatto con la musica anche quando essere vicini è stato impossibile. Siamo sempre dalla parte di chi crea e di chi mantiene vivi i sogni e per vocazione sosteniamo i giovani cantautori. Credo che questo prodotto di quattro persone appassionare possa diventare un successo. Abbiamo bisogno di ascoltare canzoni che restino nel tempo». A chi gli chiede un po’ provocatoriamente quali generi musicali dovrebbero esplorare i ragazzi ai tempi di rap e trap, Mogol risponde: «Il rap non ha melodia ed esprime quello che può con la ritmica e le parole. La trap ci mette una specie di pezza con un po’ di melodia. Ma penso che si possa fare del bello in tutti i generi, non è il genere che conta ma la qualità».
(ITALPRESS).

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