Isola “Intermedi hanno fatto la differenza a Sochi”

SOCHI (RUSSIA) (ITALPRESS) – Dopo le condizioni bagnate di ieri, la pioggia non si è più palesata fino agli ultimi giri di gara, decidendone di fatto le sorti. Fino ad allora, i piloti hanno sfruttato al meglio le condizioni di asciutto e la massima libertà offerta lato pneumatici, potendo scegliere quelli con cui prendere il via e avendo tutti una dotazione completa di slick inutilizzate. La pista si è resettata in seguito alla pioggia caduta ieri e questo ha generato un po’ di scivolamento e di graining all’inizio della gara, aspetto poi prontamente superato. La resistenza all’abrasione della mescola hard si è rivelata particolarmente adatta alle condizioni odierne permettendo di effettuare alcuni stint di apertura molto lunghi di oltre 35 giri, ma anche la medium ha fatto 28 giri con Lando Norris. Alla fine, però, sono stati i pneumatici intermedi a fare la differenza, e i team in grado di sfruttare meglio l’esperienza acquisita durante le qualifiche sul bagnato sono riusciti a trarne vantaggio proprio quando serviva, sul finale”. E’ questo il commento di Mario isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli.
HARD C3: Utilizzata per lo stint di apertura dalla maggior parte dei piloti che partivano dal fondo della griglia, così come da Fernando Alonso (Alpine) che è partito sesto e ha concluso nella stessa posizione. Con uno stint di apertura su questa mescola Max Verstappen (Red Bull) è arrivato secondo dopo essere partito ultimo. Questi pneumatici hanno permesso a Sergio Perez, Antonio Giovinazzi e Alonso di completare ben 36 giri nello stint di apertura mostrando sia un ottimo warm-up che una buona costanza di prestazioni per tutta la gara.
MEDIUM C4: La mescola più scelta per prendere il via, utilizzata da tutti i primi cinque in griglia. La medium ha mostrato una buona durata, anche se alcune monoposto hanno sofferto graining sull’anteriore sinistra. Ciononostante, Norris ha completato ben 28 giri con la medium prima di passare alla hard per il suo secondo e ultimo stint su slick.
SOFT C5: Non era l’opzione ideale per le condizioni di oggi, con la pista fredda e “verde” che tendeva a provocare graining. L’unico pilota ad utilizzarla oggi è stato Yuki Tsunoda (AlphaTauri), che ha utilizzato questi pneumatici per due giri alla fine prima di passare all’intermediate.
INTERMEDIATE: Un elemento chiave per l’esito della gara. I piloti, come Hamilton, che hanno montato sùbito questo pneumatico con le prime gocce di pioggia, ne hanno tratto un vantaggio importante negli ultimi giri.
La Feature Race di 28 giri, che prevedeva un pit stop obbligatorio, è stata vinta dal poleman e leader di campionato Oscar Piastri (Prema). Tutti i piloti sono partiti con pneumatici P Zero Purple supersoft tranne cinque, tra questi Liam Lawson (Hitech) che ha utilizzato la maggiore durata dei P Zero Yellow medium per passare al comando dopo che i piloti che lo precedevano con supersoft si sono fermati per il pit-stop. Dopo 17 giri però, Lawson ha effettuato la sosta per montare i supersoft e Piastri è così tornato in testa per riprendere la battaglia con Theo Pourchaire (ART), che ha effettuato una strategia simile supersoft-medium ma con un primo stint leggermente più lungo. Lawson ha concluso poi la gara in ottava posizione (la stessa da cui ha preso il via) ed è stato il pilota che si è classificato meglio tra quelli che sono partiti con pneumatici medium.
FORMULA 3: GARA 3
Trident ha vinto il titolo per team domenica mattina grazie alla vittoria di Jack Doohan, scattato dalla pole. L’australiano ha lottato contro il compagno di squadra Clement Novalak, ma entrambi i piloti si sono comunque dati battaglia in modo pulito per non rischiare di perdere il titolo per team a favore di Prema, che aveva vinto ieri il campionato piloti con Dennis Hauger. Con il risultato di oggi, Doohan si è assicurato il secondo posto nella classifica finale piloti. Anche per i 20 giri di questa gara i piloti hanno utilizzato pneumatici P Zero White hard che hanno dimostrato ottime durata e consistenza. Naturalmente i pneumatici di Novalak hanno risentito dell’intensa battaglia con Doohan, e questo ha permesso a Frederik Vesti (ART) di sorpassarlo poco prima della fine della gara e ottenere il secondo posto.
(ITALPRESS).

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