Investire sulle scuole pugliesi per costruire il domani

BARI (ITALPRESS) – “In un mondo sottoposto a un’accelerazione davvero importante, in cui vengono messe in discussione le certezze sul futuro, la sostenibilità ambientale, la sicurezza, la stessa politica nella sua capacità di assicurare un futuro di pace, la scuola rappresenta oggi più che mai non un presidio, ma il presidio in cui si può coltivare quel processo generativo di costruzione di una nuova alleanza sociale. In questo senso la Regione Puglia, e il mio assessorato in particolare, si è mosso non per fornire una formula vincente, ma per sostenere l’autonomia scolastica, soprattutto quella legata all’insegnamento, oltre che per cercare quella formula adatta per ciascuno e per tutti. E 500mila alunni che compongono la scuola di Puglia non sono una sommatoria, ma sono per noi la considerazione di 500mila espressioni di bisogni, di necessità e anche di sogni”.
Sebastiano Leo, assessore regionale con deleghe a Formazione e Lavoro, Politiche per il lavoro, Diritto allo studio, Scuola, Università e Formazione Professionale, non ha dubbi: investire nelle giovani generazioni non può non passare da un serio e profondo investimento nel mondo scolastico.
Ma il ruolo che la Regione Puglia si è ritagliato in questo percorso è assolutamente proattivo. “Abbiamo sostenuto le reti di scuole, abbiamo organizzato progetti ed eventi culturali, abbiamo progettato pratiche orientative verticali, abbiamo accompagnato anche i percorsi di riforma ordinamentale, in particolar modo quelli riguardanti l’istruzione professionale”.
“Non dobbiamo mai scordarci – spiega l’assessore – anche del diritto allo studio. La scuola deve essere pubblica e aperta per tutti. Quello che l’amministrazione regionale ha fatto e farà negli anni è soprattutto pensare ai più deboli, cercare in tutti i modi di contrastare la dispersione e l’abbandono scolastico, provando a fornire i testi gratuiti a tutti e dando la possibilità anche nelle periferie e nei paesi più piccoli di avere scuole belle e sicure, anche da un punto di vista dell’edilizia. Tutto questo porterà vantaggi da un punto di vista sociale, perché avere una scuola efficiente vuol dire anche a tutti la possibilità di inserirsi socialmente nelle varie attività. La Regione Puglia continuerà a supportare la nostra scuola, visto che si tratta di una vera e propria eccellenza”.
Un supporto che passa da numerose misure regionali, come per esempio il bonus libri, attraverso il quale è stata garantita la fornitura gratuita di libri di testo o sussidi didattici per l’anno scolastico 2022/2023 a decine di migliaia di studenti. “Sono – racconta Leo – ben 64.952 gli studenti e le studentesse pugliesi a basso reddito che hanno ricevuto il bonus libri, con un incremento di circa 10.000 istanze rispetto allo scorso anno. Una misura molto attesa che ogni anno mette i ragazzi in condizioni di fragilità di ricevere un supporto importante per la frequenza alle attività scolastiche e per combattere il fenomeno della dispersione. Oggi più che mai, le famiglie sono in condizioni di forte difficoltà e non riescono più a tenere il passo di un’inflazione in crescita costante, con pesante aumento dei prezzi anche del corredo scolastico. Dotarsi di strumenti che tutelino il diritto allo studio dei nostri ragazzi, come quelli avviati in Puglia, è un dovere di tutte le Istituzioni”.
Sono invece 11.660 gli studenti delle scuole superiori a basso reddito che hanno potuto usufruire delle borse di studio regionali. A ciascuno di loro, la Regione Puglia ha assegnato un contributo pari a 200 euro per il 2021/22. Una misura che fa registrare sempre una grandissima partecipazione, tanto che l’amministrazione regionale per la corrente annualità ha deciso di raddoppiarne la copertura finanziaria, passando da 3 a 7 milioni di euro. In questo modo, è stato possibile coprire le domande degli aventi diritto e supportare tutti gli studenti provenienti da famiglie in condizioni di svantaggio

L’attenzione della Giunta regionale al futuro della scuola ha però portato anche altri interventi ingenti. Con il Piano regionale per il Diritto allo Studio, per esempio, sono ben 9,8 i milioni che l’amministrazione ha destinato per il 2022 alle mense, al trasporto e ad altri servizi scolastici essenziali per rendere effettivo il diritto allo studio degli alunni pugliesi. Il provvedimento, adottato proprio su proposta dell’assessore Leo, prevede contributi ai Comuni finalizzati alla realizzazione di interventi e servizi scolastici essenziali previsti dalla Legge regionale n. 31/2009. Con lo stesso atto, tra le altre, è stata approvata anche la graduatoria per la concessione di contributi ai Comuni per l’acquisto di scuolabus elettrici. Quest’ultimo è un obiettivo che la Regione ha messo in campo sin dallo scorso anno per promuovere una mobilità scolastica sostenibile ed ecologica.
“La Regione Puglia – assicura l’assessore Leo – continuerà, anche con i nuovi fondi strutturali e la nuova programmazione 2021/27 a impegnare risorse importanti per la scuola pugliese. È pronto un bando importante, ‘Puglia Scuola +’, che darà la possibilità a tutti gli istituti della regione di costruire percorsi per le fragilità”. Lo farà grazie a una dotazione di 25 milioni di euro, utili a rafforzare le competenze nell’istruzione dell’infanzia, primaria e secondaria, attraverso azioni mirate a sostenere le scuole, i docenti e gli studenti, anche al fine di contrastare gli esiti della dispersione scolastica, anche implicita, come rilevata dai dati Invalsi del passato biennio scolastico conseguente anche alla crisi epidemiologica. “In Puglia – spiega Leo – ripartiamo sempre dalla scuola e dal suo straordinario ruolo sociale. Con questa misura, erede dei bandi pluripremiati ‘Tutto a Scuola’ e ‘Diritti a Scuola’, vogliamo combattere la dispersione scolastica, le povertà educative e le disparità, puntando su inclusione, orientamento e nuove competenze. Più scuola nelle arti, nello sport, nella scelta del futuro percorsi di studi, nella scelta di una professione”.
“Daremo a tutti i ragazzi e le ragazze – conclude l’assessore – la possibilità di continuare a studiare nel modo che desiderano. Non bisogna infatti mai dimenticare che la scuola è un luogo di aggregazione in cui crescono le future generazioni, è per l’appunto il volano per la costruzione del domani”.
(ITALPRESS).

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