INTER IN DELIRIO, VOLANO ATALANTA, MILAN E NAPOLI

Contraddizioni scudettate, vittoria del Milan nello spareggio con una Juve inesistente e duro attacco del presidente del Benevento Vigorito al Palazzo per l’uso del VAR. E’ il classico fine campionato pieno di livori. Nel delirio della vittoria, gli interisti hanno scoperto di dover diventare più poveri di due stipendi o più. Il calcio sta facendo i conti con la crisi e il piatto piangerà pure per i campioni. Cose mai viste, come quella per i protagonisti della classifica dei cannonieri: Ronaldo la comanda (27 reti) ma la Juve ha perso il campionato; Vlahovic ha salvato la Fiorentina e ha segnato quanto Lukaku (21 reti), che ha dominato la scena, e Muriel che li ha fatti partendo dalla panchina, un record. Simy (19 come Immobile) invece è retrocesso. L’Inter ha festeggiato con la Sampdoria segnando cinque reti: da dieci partite non ne faceva più di due. E’ stata un’impresa, quella di Conte, capace di vincere sulla panchina della Juve e dell’Inter, come Trapattoni. L’attacco nerazzurro (79 gol) è inferiore a quello dell’Atalanta (84), la difesa è la meno battuta (30). Alcuni dirigenti ed esperti di calcio hanno sostenuto in passato che sono i giocatori a “fare” l’allenatore, ma Conte -secondo alcuni- “varrebbe” dieci punti. Vedremo quanti ne varrà Mourinho, suo possibile avversario per lo scudetto del futuro. Ha fatto impressione che Ranieri non sia rientrato negli spogliatoi nell’intervallo e abbia cambiato ben quattro giocatori all’inizio della ripresa. Segnali significativi. In zona Champions, l’Atalanta ha mantenuto il secondo posto mentre nella partitissima Juve-Milan, stravinta dai rossoneri, è emersa la crisi bianconera. La squadra di Pioli è seconda. Napoli terzo e più che mai in corsa, Lazio pressochè fuori. Nello “spareggio” di Torino trionfo rossonero e disfatta juventina. Su Pirlo incombono Allegri, Zidane: entrambi o nessuno? Certo, la Juve ha perso male: tre gol del Milan e un rigore tirato da Kessie e parato da Szczesny. Lo stato maggiore bianconero, presente allo stadio, mediterà su questo risultato umiliante. Il Milan ha riscattato la vittoria dell’andata con una bella prestazione, anche se Ibrahimovic si è infortunato. Ronaldo non l’ha mai vista, gli errori si sono cumulati. Una brutta pagina per la Vecchia Signora. Il Parma ha resistito poco alla valanga atalantina: 5-2. Non è stata una sorpresa: gli emiliani erano già retrocessi. Gasperini ha negato ogni contatto con altri club: l’Atalanta è già una “grande”. Il Napoli ha vinto senza problemi a La Spezia, proponendosi in maniera autoritaria sul campo dove il Milan aveva perso e l’Inter non era andato oltre il pareggio: Osimhen è definitivamente esploso (doppietta) e De Laurentiis ha fatto una carezza a Gattuso: resterà ? Dicono di no. La squadra di Italiano ha confermato che qualche volta il bel gioco non paga. Rischia. La Lazio non ce l’ha fatta e, perdendo a Firenze, ha praticamente visto sfumare le speranze di disputare la Champions, mentre i viola si sono di fatto salvati. Vlahovic è stato decisivo, Immobile no. La Roma (due pali), pur molto rimaneggiata, ha strapazzato il Crotone (90 gol subiti) e spera di entrare nella Conference League. Si è visto il promettente Darboe, arrivato su un barcone dall’Africa. Anche il Sassuolo (Raspadori una altro gol: quinta vittoria in sei gare) vuol giocare la Conference League: ha vinto a Marassi. Al Genoa non sono bastate le prodezze di Zappacosta. L’Udinese, contro un Bologna ben organizzato, ha palesato il solito super De Paul, ma anche stavolta il finale le è stato fatale: un rigore di Orsolini ha pareggiato i conti. In zona salvezza la vittoria del Cagliari a Benevento ha mandato in B praticamente i sanniti. C’è da dire che con Semplici i sardi hanno mostrato qualcosa in più. Ma c’è stato un episodio (rigore prima dato ai giallorossi e poi negato dopo la visione allo schermo) che farà molto discutere. Doveri è finito sulla graticola e più di lui Mazzoleni, che era al VAR, accusato dal presidente Vigorito (“E’ una vergogna!” ha denunciato nella sua filippica) di aver voluto affossare ancora una volta una squadra del Sud. Ha dichiarato pure che Doveri ha detto di ritenere “leggero” il tocco di Asamoah su Viola. Dopopartita caldo: brutta scena. Il pareggio del Torino a Verona ha allontanato i granata dalla zona pericolosa (la squadra di Nicola deve recuperare la gara con la Lazio). Ora un turno infrasettimanale con Roma-Inter che prefigurerà il possibile duello per lo scudetto fra Conte e Mourinho. Scusate, ma tutto fa brodo.

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