Il nord Italia sotto la neve, Milano imbiancata

MILANO (ITALPRESS) – Tutto il Nord Italia questa mattina si è risvegliato sotto una fitta coltre di neve. Un gioia per gli occhi per quanti si sono potuti permettere di rimanere a casa, l’ennesima occasione per recriminare per i tanti operatori turistici che l’attendevano per il rilancio della loro attività, un vero e proprio incubo per chi ha comunque dovuto raggiungere il posto di lavoro. Nonostante fosse annunciata già da parecchi giorni, infatti, la nevicata notturna ha trovato impreparati diversi comuni, che nonostante l’obbligo di un piano neve, sono tuttora alle prese con strade imbiancate e spesso impraticabili. A Milano, di fronte ai quasi 20 centimetri di neve, 200 mezzi spargisale sono entrati immediatamente in azione, in modo da spazzare soprattutto le arterie principali. Ancora innevate, invece, quelle secondarie.

 

Nel capoluogo lombardo, una donna è rimasta ferita (trauma cranico) a causa del crollo di un palo del tram intorno alle 9 in via Raffaello Sanzio, mentre un uomo ha avuto un infarto mentre spalava la neve in via Monte Grappa. Diversi gli alberi caduti in vari luoghi della città, tanto che la Polizia Locale, oltre ad essere alle prese con gli ingorghi legati anche alla viscosità delle strade con 50 pattuglie, sconsiglia di avventurarsi nei parchi e nelle vicinanze degli alberi per giocare a palla di neve. In Piemonte nevica in tutti i capoluoghi, specie nella provincia di Alessandria, dove la neve ha raggiunto i 30 centimetri. A Genova, i Tir vengono tenuti fermi nel porto per evitare la congestione del traffico ordinario, mentre in A10 chiuso per circa un’ora il casello di Genova-Prà è rimasto chiuso per la pulizia delle carreggiate.
A Venezia sono state attivate le barriere del Mose per evitare l’acqua alta e la quotidiana conferenza stampa del governatore Zaia sul Coronavirus è stata cancellata proprio a causa del maltempo. Tutti i principali comuni del Nord Italia, inoltre, invitano gli amministratori dei condomini a spargere il sale fuori dai palazzi e sui marciapiedi e ad evitare gli spostamenti non indispensabili, in modo da agevolare chi deve uscire per lavoro. In diverse città sono stati chiusi i parchi pubblici. Diversi i passi alpini chiusi o percorribili unicamente con catene montate.
(ITALPRESS).

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