IL RITORNO DI SCORSESE CON “THE IRISHMAN”

Il maestro Martin Scorsese torna alla Festa del Cinema di Roma con “The Irishman”, tratto dall’omonimo libro di Charles Brandt. Il film racconta la criminalità organizzata nell’America dagli anni ‘50 in poi, tramite la vita di Frank Sheeran (Robert De Niro), reduce di guerra entrato a far parte della malavita come guardia del corpo e sicario dei boss dell’epoca, fino all’assassinio del famoso sindacalista Jimmi Hoffa (Al Pacino). Questo nuovo lavoro non solo segna il ritorno della collaborazione Scorsese-De Niro dopo circa 25 anni, ma è anche la prima volta che il famoso regista lavora con un altro mostro sacro del cinema: Al Pacino. “Robert e io avevamo fatto insieme ‘Casinò’ nel 1995, ma da allora non abbiamo più trovato nulla di interessante, fino a questo libro. Bob – ha raccontato il regista – mi ha detto di dagli un’occhiata. Quando mi ha descritto il personaggio di Frank si è emozionato, era coinvolto e questo è stato sufficiente a capire che c’era qualcosa di speciale, che avremmo trovato qualcosa di più”. Ecco allora che, dal racconto di Frank, lo spettatore inizia a conoscere vite, sentimenti e fatti di uno dei periodi più bui della storia americana, segnata da tanti omicidi, fra cui anche quello del presidente Kennedy. “Il nostro punto di vista era quella dell’età, per raccontare lo scorrimento della vita, l’amore, il tradimento, il rimpianto, la mortalità – ha proseguito Scorsese -. Il cuore umano, la condizione umana, i conflitti umani sono contemporanei: non c’è bisogno di un tempo specifico. Sono temi che hanno rilevanza sempre, non solo negli anni passati o nei tempi moderni e sono storie che parlano a tutti”. La sfida principale che poneva il film è che preoccupava Scorsese era il trascorrere degli anni sul viso dei protagonisti: “Non volevo usare altri attori per fare le parti di Robert e Al da giovani e, allo stesso tempo, sapevo che due professionisti del genere non avrebbero mai accettato di girare con caschi in testa, puntini in faccia e sfondo verde come con la motion capture”. C’era bisogno di una nuova tecnologia, che con il passare del tempo non solo è arrivata, ma è andata via via perfezionandosi molto velocemente lasciando tutti a bocca aperta. Il sistema di telecamere e software sviluppato da ILM è stato in grado di catturare le espressioni facciali degli attori sul set a fianco di altri personaggi, senza l’uso di telecamere o segni visibili sul viso e di ringiovanirli grazie alle loro versioni 3D computerizzate. Dopo la messa a punto della tecnologia e la scelta degli attori principali è poi arrivato il momento di trovare i finanziamenti. “I film che sono riuscito a fare, con tante star di Hollywood, come si facevano una volta, oggi non è più possibile farli – ha spiegato Scorsese -. Netflix ci ha dato il finanziamento completo e libertà creativa, in cambio hanno voluto lo streaming in onda quando ancora il film è nelle sale: mi è sembrato un buon accordo. I film per essere visti devono prima essere fatti. Certo, secondo me, la soluzione migliore resta vederli al cinema, ma prima devono essere fatti. Senza il loro finanziamento non avrei mai potuto realizzarlo: troppo costoso”. Il film sarà nelle sale dal 4 novembre e su Netflix dal 27 novembre.
(ITALPRESS).

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