CR7 NON BASTA PER VINCERE, VENTURA DEVE TENTARE L’IMPOSSIBILE

Derby a parte, a bocce ferme il motivo più interessante del campionato resta lo striminzito pareggio. Non leggetemi con lo spirito di quegli juventini che ridacchiano (amaro?) ostentando una sorta di generosità nei confronti non tanto del Genoa ma dell'intero campionato. Sanno anche loro che non è cosí. Sa anche Allegri – e lo fa capire – che certa mollezza dei suoi uomini è il peccato che la Signora si porta appresso da una vita. Da Belgrado ad Atene, a Cardiff, l'improvvisa scoperta – quando ormai è troppo tardi – di non essere superuomini battibili da chiunque reputi motivo di eterna memoria avere sfidato e battuto o contenuto la grande Juventus. Magath è passato alla storia cosí. Daniel Bessa ci sta pensando. Restasse impunita, questa fermata juventina introdurrebbe fatalmente cattivi pensieri per la Champions che in questa stagione la Juve vuole fortissimamente. E per la quale si è dotata del superdotato Cristiano Ronaldo.

Il cerimoniale prevede che tutti – dirigenti e critici, tifosi esclusi – neghino che CR7 garantisca la conquista europea, anche se la sentono più vicina. Visto quel ch'è successo sabato, si può dire che la Juve si è portata a casa l'Impossibile, il calciatore che non si ferma nè si arrende mai. L'avete visto: si è battuto su ogni pallone, instancabile, altro che il divo ben pasciuto portato in Italia a fine carriera. Ha segnato con umiltà un bel gol, l'ha festeggiato come fosse un gesto clamoroso mentre gli altri magari dicevano "ne abbiamo fatti tanti anche noi". Alla fine, pareggio sancito, Ronaldo era grigio. Incavolato. Lui che ha vinto dieci volte di più di tutti gli altri, e nel mondo più della stessa Juve, ora dovrà spiegare ai compagni – e anche a Allegri – che cosí si può vincere in Italia, non in Europa. Il nostro campionato è qualche volta vivace ma sostanzialmente deciso dai bianconeri. La Champions ha bisogno di un'altra mentalità e guarda caso sono arrivati insieme chez nous Ronaldo e Ancelotti che hanno vinto insieme la Decima con il Real. Che bello sarebbe vedere Juve e Napoli felici e audaci duellanti anche in Europa.

Noterella finale. Dicevo – a proposito della Juventus – che le farebbe bene recuperare umiltà. Farebbe bene a tutti. Quando si è detto e scritto che Ventura ha avuto l'umiltà di ricominciare dal Chievo s'è raccontata una gran balla: pura presunzione pensare di mettere a dispisizione dei poveri tanta ricchezza di idee. Visto il risultato meglio farsi umili davvero e tentare – sapendolo – l'impossibile.

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