Igrometro: cos’è, come funziona e quando è indispensabile

igrometro

L’igrometro è uno strumento di misura ambientale, in grado di determinare il grado di umidità relativa. La storia di questo strumento parte dalla fine del Medioevo, quando, verso il 1430, Nicola Cusano pensò di determinare l’umidità dell’aria con la differenza di peso che riportava una balla di lana. Leonardo da Vinci, sette decenni dopo, realizzò un modello meccanico. Nell’Ottocento, Ernst Ferdinand August ideò lo psicrometro, strumento che si basa sulla differenza di temperatura tra un termometro bagnato e un termometro asciutto.

Igrometro: cosa fa e come funziona

L’umidità relativa, misurata dall’igrometro, è il rapporto tra l’umidità assoluta e l’umidità di saturazione. La prima è data dal vapore acqueo che c’è in un certo momento nell’atmosfera, la seconda è la massima quantità di vapore acqueo che si può avere, date una certa temperatura e una certa pressione. L’umidità relativa non ha dimensione e si misura in percentuale.

Per ciò che concerne il funzionamento, si tenga presente che ci sono diversi tipi di igrometro. Lo psicrometro a bulbo umido è molto diffuso per la misurazione dell’umidità. Presenta due termometri al mercurio di base, uno con bulbo secco, l’altro con bulbo umido. Si misura l’umidità relativa con il confronto delle due letture, avvalendosi di una tabella di calcolo. L’igrometro meccanico ha un sistema un po’ più articolato: del materiale organico (spesso si tratta di capelli umani) è tenuto in tensione per mezzo di una molla, la quale è collegata a un calibro ad ago che serve a fornire il livello di umidità. La misurazione avviene sulla base di come si sono mossi i capelli. Gli igrometri digitali, poi, visualizzano il dato su un display, e la lettura diventa davvero semplice.

Quando è importante usare l’igrometro?

È possibile acquistare gli igrometri anche sul web su portali specializzati come quello di RS Components: su questo sito online è possibile consultare il catalogo virtuale per confrontare caratteristiche e prezzi dei diversi modelli disponibili. Sono dispositivi che trovano vari campi di applicazione e sono usati pure in ambito domestico. La fascia di prezzo è ampia, si parte da 15/20 euro per gli articoli da casa e via via si sale di costo.

Il livello di umidità ideale in casa è tra il 45% e il 55%. L’umidità può avere diversi effetti sulla casa stessa (muffa, umidità di risalita), inoltre un ambiente che non ha il giusto tasso di umidità non è un ambiente sano. L’umidità può avere conseguenze d’inverno, far stare sempre raffreddati, e rendere l’estate difficile da sopportare. L’igrometro permette di prendere provvedimenti, fornendo informazioni sul grado di umidità. Se quest’ultima è troppa, ci si può dotare di un deumidificatore; se, invece, il valore è troppo basso, gli umidificatori per caloriferi agiranno facendo diminuire la secchezza dell’aria.

Tipologie di igrometro

L’igrometro a capello o igrometro di Saussure, da Horace-Bénédict de Saussure, l’alpinista e naturalista ginevrino che lo inventò nel Settecento, è naturalmente analogico: una lancetta indica la percentuale di umidità. L’igrometro a condensazione o a specchio condensante sfrutta la presenza dell’etere in una scatola con pareti specchiate. Con l’evaporazione dell’etere stesso si determina il grado di umidità. L’igrometro a bulbo umido, invece, sfrutta l’evaporazione dell’acqua e il conseguente abbassamento delle temperature.

L’igrometro con stazione meteo è uno strumento completo. Rileva umidità interna, umidità esterna, le temperature in e fuori casa. Nelle versioni più progredite, sensori disposti in quattro vani effettuano la misurazione in tutti gli ambienti senza spostare l’apparecchio. Infine, oltre all’igrometro meccanico, molto diffuso è l’igrometro digitale o elettronico, con sensori e uno schermo LCD touch screen. Oltre l’umidità, indica la temperatura e può avere pure altre funzioni.