Giubileo, al via il cantiere di riqualificazione di Piazza Pia

ROMA (ITALPRESS) – Parte ufficialmente il cammino materiale di Roma Capitale verso il Giubileo 2025 con i lavori al Sottovia di piazza Pia. Il progetto di riqualificazione e pedonalizzazione nell’area tra Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione, definito “cantiere capofila” dell’Anno Santo, è stato presentato oggi durante una conferenza stampa presso l’auditorium Conciliazione cui hanno preso parte in rappresentanza dei tre soggetti coinvolti (Roma Capitale, governo e Santa Sede) il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il sottosegretario Alfredo Mantovano e monsignor Rino Fisichella, delegato di Papa Francesco all’organizzazione del Giubileo 2025 oltre all’ad di Anas, Aldo Isi, e gli assessori capitolini ai lavori pubblici, Ornella Segnalini, e quello alla mobilità, Eugenio Patanè.
“Il governo si sente impegnato a pieno titolo e completamente su questa iniziativa. Roma è sempre al centro della cristianità ma lo sarà ancora di più nell’Anno Santo in cui sarà visitata da turisti e pellegrini (è di 32 milioni di persone la stima al ribasso di pellegrini e turisti attesi a Roma per l’anno giubilare). Questo non avrà solo un effetto dal punto di vista della fede ma anche sugli operatori commerciali della città e delle zone limitrofe”, ha precisato il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano. “Ci saranno soprattutto opere materiali funzionali all’evento giubilare. Il governo riconosce la dimensione secolare e di fede dell’evento. Il pellegrinaggio nella nostra civiltà ha avuto sempre una funzione fondamentale e vogliamo garantire condizioni di sicurezza e pace, tutti noi auspichiamo che ci sia più pace in un contesto come quello che viviamo. Fin dall’inizio abbiamo lavorato insieme perchè ci fosse qualcosa di concreto e lo si vede oggi con la partenza dei primi cantieri” ha aggiunto spiegando che proprio nel solco del cosiddetto “metodo giubileo”, ogni 15-20 giorni si terranno degli incontri a Palazzo Chigi con il sindaco e con monsignor Fisichella per fare il punto, “non perdere neanche un’ora di tempo e arrivare puntuali per il dicembre del 2024”.
La pedonalizzazione e la riqualificazione di Piazza Pia, incastonata tra Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione, è resa possibile da un finanziamento di 70 milioni di euro di fondi per il Giubileo. I lavori, che inizieranno entro il 21 agosto e termineranno intorno all’8 dicembre del 2024, saranno eseguiti da Anas grazie a una convenzione con Roma Capitale. “Anas è il braccio armato delle infrastrutture. Si parla di tantissimi interventi sulle strade.Ringrazio per la fiducia riposta in Anas che si è concentrata volentieri in un progetto così complesso. Abbiamo messo a terra tutta la nostra capacità ingegneristica”, ha commentato l’amministratore delegato e direttore generale di Anas, Aldo Isi, ringraziando tutti i suoi collaboratori. “Con queste opere Roma si attrezza per rendere il Giubileo più inclusivo e sostenibile e allo stesso tempo rappresenta un’occasione per Roma per modernizzare all’insegna della sostenibilità”, ha precisato invece il sindaco Gualtieri spiegando che “oltre al sottovia procederemo ad una pedonalizzazione di piazza Pia, di quel triangolo tra lungotevere Vaticano e Lungotevere in Sassia dove oggi il tunnel scende in profondità, con la restituzione alla città di spazi che sono stati progettati dall’architetto Francesco Cellini e dal suo team per procedere ad una grande riqualificazione urbana. Non è solo un semplice tunnel. Il 18 sono cominciate le opere propedeutiche, il 20-21 agosto comincerà lo scavo che si concluderà a dicembre 2024 con un cantiere h24 su tre turni da 8 ore ciascuno”.
“Stiamo partendo, iniziamo a fare sul serio. Il grande lavoro sulle strade è già partito ma sono lavori che avvengono in notturna. In questi giorni stanno partendo alcuni dei lavori principali. Questo di Piazza Pia dal punto di vista architettonico, urbanistico e simbolico è il più importante, è il capofila”, ha precisato il sindaco di Roma ricordando come quest’ opera “ricongiunge due luoghi che storicamente erano stati in asse, Castel Sant’Angelo e San Pietro. Una frattura già aperta col primo sottopasso. Via della Conciliazione, ricordiamo, si chiama così perchè faceva riferimento alla conciliazione con la Chiesa. Noi vogliamo passare dalla conciliazione all’abbraccio tra la città e il Vaticano – ha sottolineato Gualtieri – con un’opera sfidante anche dal punto di vista ingegneristico. Siamo partiti col DPCM a gennaio: aprire i cantieri a pochi mesi dall’inizio del processo, quando in genere ci si mettono anni, è un risultato importante. Ora sarà importante arrivare in tempo alla fine dell’opera, ai primi di dicembre del 2024. Questo non è solo un sottovia ma è la restituzione alla città di spazi bellissimi e importantissimi, nel rapporto col Tevere e in quello tra i due monumenti. Non è un semplice tunnel ma una pedonalizzazione, un grande intervento di riqualificazione urbana. Il 20-21 agosto si inizierà lo scavo e si lavorerà h24, 3 turni da otto ore, senza sosta. La viabilità sarà affrontata con uno studio di viabilità. La gestione dei trasporti sarà affrontata con un team di polizia locale: l’impatto ci sarà ma poi Roma avrà una grande opera sia per valorizzare l’evento Giubileo sia per gli anni successivi. Come ha detto papa Francesco è un’occasione per rendere Roma una città più bella”.
L’invito unanime ai romani è quello alla pazienza per i disagi e le ripercussioni che i cantieri avranno sulla viabilità. “Faccio un appello ai romani ad essere più comprensivi del solito. Ci saranno dei disagi ma sono finalizzati a rendere migliore la vita nella Capitale. Tra le caratteristiche dei romani, per fortuna, anche quella di avere pazienza”, ha dichiarato Mantovano. Per Monsignor Fisichella, invece, “l’auspicio è che non guardiamo soltanto al 2025. Il 2025 è una tappa. Auspichiamo che Roma possa essere luogo anche di Expo 2030 e che Roma possa guardare, anche grazie a quella tappa, al Giubileo del 2033. Ci auguriamo che siano queste tante tappe che portano Roma e la Santa Sede al centro dell’attenzione internazionale”.
“Ogni Giubileo – ha poi precisato Fisichella – ha lanciato a Roma un segno particolare di bellezza, di arte e di vita che è stato vissuto dalle generazioni future. Il popolo romano ha nel suo dna la storia dei Giubilei e ha sofferto quando non è stato realizzato. Il governo Draghi ha consentito fin da subito di prendere in considerazione l’importanza del Giubileo e poi il governo Meloni, con cui collaboriamo ormai settimanalmente. Posso assicurare quanto il rapporto tra il Comune e il Governo sia di piena collaborazione. Inevitabilmente le esigenze dei due stati, italiano e Vaticano, hanno bisogno di una piena intesa che favorisca ad esempio le esigenze di sicurezza e mobilità. In una città bella si vive meglio. In una città bella, la violenza viene meno. E si ha paura a mettere in atto il degrado. Noi stiamo cercando di realizzare proprio questo. Roma è già bella. Diventerà ancora di più. Perchè al servizio di cittadini, pellegrini e turisti questo sottovia che abbiamo tanto desiderato aiuterà a contemplare la bellezza, che non è solo una foto da scattare velocemente. Roma non può essere vissuta in questo modo, ha bisogno di essere vissuta intensamente. In tutti gli strati della storia che sono qui rappresentati. Il Giubileo è soprattutto un’esperienza di spiritualità che vogliamo far vivere a tutti”.

– foto: xc5/ da Screenshot diretta streaming

(ITALPRESS).

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