GIORNATA DIMEZZATA E SOLO PRO MILAN

Il Milan ha brillato in questa giornata dimezzata di campionato con molte difficoltà per le defezioni. Ma il problema non sarà di chi ha giocato, bensì di chi è rimasto fermo non a causa del Covid, ma perchè l’avversario è stato fermato dall’ASL. La pandemia ha colpito più pesantemente Bologna, Torino, Salernitana e Udinese. Adesso Inter e Atalanta saranno impegnate nelle Coppe e sarà difficile trovare spazi nel loro (fitto) calendario, per i recuperi. L’Udinese e la Salernitana addirittura sono indietro di due partite. L’intenso programma avrebbe potuto essere portato avanti se non ci fossero stati intoppi, ma è bastato qualche imprevisto per complicare tutto. E ora ? Dire che si gioca troppo, cioè la sacrosanta verità, infastidisce gli architetti del calcio che una ne fanno e cento ne pensano: campionati mondiali ogni due anni, coppe e coppette. Chi resisterà a questi ritmi ? Facile giocare da seduti, alla scrivania. Il Milan ha approfittato inizialmente degli errori difensivi della Roma, poi della superiorità numerica (espulsi Karsdorp e Mancini) per superare la squadra giallorossa che sembrava in ripresa e invece ha fatto un passo indietro, come i suoi tifosi che hanno lanciato petardi verso i tifosi rossoneri. Ora il Milan è a un punto dall’Inter che non ha però giocato, mentre per la Roma la Champions sembra più lontana. Le consolazioni per Mourinho riguardano il recupero di Pellegrini e il settimo gol di Abraham. Per Pioli la buona prestazione nonostante le tante assenze. Il tuttologo Ibrahimovic si è però fatto parare un rigore. A Torino, la Juve ha attaccato, ma in gol è andato “Ciro” Mertens. Spalletti è rimasto a casa, il “canadese” Insigne è tornato in campo, il Napoli ha giocato bene. La Juve ha recuperato Chiesa, autore del gol del pareggio. Dybala, partito in panchina, si è visto nella ripresa. Un pari che serve più al Napoli. Emozioni all’Olimpico: due punti persi in casa dalla Lazio. Pronti via, l’Empoli in otto minuti ha segnato due gol, poi la Lazio, che ha perso Acerbi, ha riaperto la partita con Immobile. La squadra di Sarri piano piano ha preso campo e ha recuperato. I biancocelesti hanno recriminato per qualche decisione arbitrale, poi il gol di Di Francesco ha gelato l’Olimpico. Ma Milinkovic ha pareggiato. In ogni caso, bene i toscani, che fuori casa non perdonano, male la Lazio che ha sbagliato pure un rigore: Vicario ha parato il tiro di Immobile. Il Verona, nonostante le tante assenze, ha vinto a La Spezia con doppietta di Caprari. La compagine ligure ha riaperto la partita con Erlic, ma alla fine ha avuto ragione la squadra di Tudor. Per i gialloblù un passo importante in avanti, per lo Spezia (espulso Agudelo) situazione nuovamente precaria e panchina di Thiago Motta che torna in pericolo. Dopo essere andato sotto (Gabbiadini ha segnato per la sesta partita consecutiva) il Cagliari ha rimontato a Marassi e poi ha operato il sorpasso con Pavoletti. Curioso: la squadra di Mazzarri ha vinto solo due volte, quest’anno, sempre con la Sampdoria, andata e ritorno. Comunque un segnale positivo per i sardi. Lanna, esordio da presidente Samp con sconfitta ed espulsione di Candreva. Un gol di tacco di Destro ha dato una spinta psicologica importante alla squadra di Shevchenko. Gli emiliani, senza Scamacca e Frattesi, hanno fatto la partita avrebbero potuto avere la meglio, ma hanno solo pareggiato con Berardi. Il Genoa (un punto di speranza) ha schierato l’esordiente terzino svizzero Silvan Hefti. Domenica il calendario asimmetrico (altra pensata storica) ci proporrà Inter-Lazio, Venezia-Milan e Roma-Juventus. Se si giocherà…

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