GHIRELLI “ASPETTIAMO UN SEGNALE DAL GOVERNO”

Il prossimo 28 gennaio il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, illustrerà, alla presenza del ministro dello sport Vincenzo Spadafora, il primo studio sull’impatto nel sociale della Lega Pro. Nell’occasione, il Governo dovrà assicurare delle ulteriori risorse, altrimenti sarà necessario un taglio del numero di club. “Abbiamo detto che il 2020 dovrà essere l’anno in cui verificheremo la sostenibilità economica dei club – sottolinea Ghirelli in un forum nella sede romana dell’Agenzia di stampa ITALPRESS – Dopo aver fatto le regole e aver rimesso in carreggiata il campionato, cercheremo noi progetti e risorse in Europa, al Cipe e a Sport e Salute, ma contemporaneamente abbiamo bisogno di un segnale dal governo e dal Parlamento, che ci dica che questa Italia è formata anche dalla Lega Pro, capace di tenere saldo un tessuto sociale che altrimenti si sfascia, di formare giovani calciatori e di dare una mano come presidio sul territorio, liberando dal pericolo i ragazzi. Altrimenti qualcuno dovrà dirci che bisogna tagliare”. Il problema del credito di imposta relativo ai club della Lega Pro resta attuale e prioritario. Resta così ancora in piedi la minaccia di un secondo sciopero dopo quello attuato lo scorso 22 dicembre. “Il 28 abbiamo un incontro e chiederemo che il governo ci dia un segnale, che mi auguro ci sia, dal punto di vista del credito di imposta – ribadisce il numero uno della Lega Pro – Non chiediamo una defiscalizzazione e che una parte delle risorse tornino alle società per tenersele, pensiamo che una parte del credito di imposta possa essere dato alle società per essere investita in centri sportivi per la formazione dei calciatori. Con 240mila euro i nostri presidenti non faranno salti di gioia, ma è un segnale, investiranno, e al fisco tornerà molto di più. Inoltre, ci sarà più il lavoro e terrà tessuto sociale. Vorrei in questo momento ragionare in positivo: mi auguro che il sottosegretario Manzella e il ministro Spadafora comprendano quale è il ruolo della Lega e che risposte dare ai presidenti, che ogni anno investono mediamente, di tasca propria, dai 2 ai 4 milioni euro”.

Monza, Reggina e Vicenza sono le punte di diamante di un movimento comunque in salute, dal punto di vista tecnico. In quest’ottica, sembra aumentato il ‘peso specifico’ della Lega Pro rispetto al passato: “Abbiamo rimesso la barca a galleggiare e a navigare, abbiamo sistemato il motore, rivisto le regole e cerchiamo di impedire che i pirati ci saltino addosso. Abbiamo detto che chi fa danni sulla nave scende, e cioè chi non paga per due bimestri i calciatori e i tesserati e chi non gioca due partite. E poi abbiamo raddoppiato gli abbonati: c’è una crescita enorme di spettatori, dobbiamo però ragionare sui giovani, che è il nostro grande problema, così come la sostenibilità economica”. La Lega Pro è in prima linea nella lotta alla violenza e al razzismo negli stadi: “Sono piaghe che si combattono con le 450 iniziative sociali che abbiamo fatto, con l’immagine del raccattapalle a Bisceglie che solleva da terra il giocatore africano contestato dagli ultras. Bisogna colpire senza pietà ma mettere in campo allo stesso tempo solidarietà e valori per far crescere questo tessuto di resistenza al razzismo”. Ghirelli si congratula infine con il presidente della Lazio, Claudio Lotito, per la lettera inviata ai sostenitori biancocelesti individuati nella sfida di Europa League contro il Rennes mentre facevano il saluto romano: “L’iniziativa di Lotito è di grande valore innovativo: accanto al metterli fuori, ha chiesto loro i danni. E’ un’operazione che va guardata e imitata”.
(ITALPRESS).

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