Gelmini “Il Pnrr uno stress test, impossibile non riuscire a spendere le risorse”

ROMA (ITALPRESS) – “Forza Italia ha pensato solo all’interesse del Paese”. Lo ha detto Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali e le Autonomie, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress. Dal Covid alla guerra in Ucraina passando per il Pnrr e il centrodestra, Gelmini ha tirato le fila di due anni difficilissimi per l’Italia. Dopo aver ringraziato il generale Figliuolo, le Regioni, i volontari, il personale medico e la responsabilità degli italiani, ha spiegato: “La pandemia è sotto controllo, incrociamo le dita per l’autunno quando il Covid in genere si fa sentire di più, ma stavolta abbiamo più strumenti. Sapevamo che il green pass avrebbe comportato restrizioni alla libertà delle persone e ce ne dogliamo, ma è stato uno strumento che ci ha garantito la riapertura del Paese. E poi per una volta l’Italia è stata modello nel mondo per la campagna vaccinale. I no vax? Una sparuta minoranza”.
La ministra ha definito la guerra in Ucraina “un attacco scellerato della Russia che sta cambiando la geopolitica”. La risposta del mondo occidentale “è stata forte e credo che abbia sorpreso Putin perché non ci siamo divisi”, ha sottolineato Gelmini. “Sono arrivati in Italia più di 100mila profughi e sono quasi tutti donne e bambini, spesso non accompagnati. L’Italia sta dando il meglio di sé. Si sta cercando di garantire loro un’assistenza sociale, economica e sanitaria”, ha spiegato.
Sulle ricadute per l’energia la ministra guarda con realismo ma anche fiducia al futuro: “Da un male dobbiamo far nascere un bene. Paghiamo i troppi no del passato su trivelle, al Tap e al nucleare. Adesso dobbiamo affrontare in maniera strutturale il nostro fabbisogno di energia, in passato ci siamo rivolti alla Russia per il 40% del gas, ma adesso ci stiamo attrezzando in vista delle sanzioni – ha detto Gelmini -. Stiamo siglando contratti con Azerbaigian, Angola, Congo. Noi stiamo cercando di diversificare e poi c’è anche possibilità di estrarre gas laddove si può fare e produrre energia da fonti rinnovabili”.
Mariastella Gelmini ha sottolineato il tempestivo intervento del governo (14 miliardi con il Dl aiuti) di fronte ai rincari di energia e materie prime, confermando che Forza Italia era disposta anche a uno scostamento di bilancio pur di sostenere famiglie, pensionati e imprese, ma il premier Draghi e il ministro dell’economia Franco sono riusciti a evitarlo: “A loro va riconosciuto questo merito anche perché sono già 130 miliardi i debiti per la pandemia. Abbiamo prorogato il taglio del costo della benzina, fatto interventi per imprese energivore e trasporti. La battaglia di FI è stata anche sul caro materie prime, rischiavamo un blocco e il governo è intervenuto con un fondo di 3 miliardi che ha consentito una revisione dei contratti. Poi c’è un bonus di 200 euro per 28 milioni di italiani”.
Sul capitolo Pnrr, la ministra è netta: “I soldi ci sono e non è possibile non riuscire a spenderli. Si tratta di uno stress test per l’Italia e in particolare per le Regioni”, ma queste risorse vanno messe a terra “per ridisegnare il futuro, aiutare le future generazioni e dare opportunità alle donne. Il Pnrr ha messo a disposizione 1,5 miliardi per l’istruzione tecnica superiore, ovvero l’alternanza scuola-lavoro, l’apprendistato formativo per far in modo che le imprese trovino personale qualificato. Il piano è fatto soprattutto di riforme”.
C’è una battaglia che sta particolarmente a cuore della ministra ed è quella sulla montagna: “Non è un problema, ma un’opportunità. Abbiamo costruito una strategia nazionale per le montagne. E’ un patrimonio di inestimabile valore e il nostro nemico è lo spopolamento e dobbiamo contrastarlo. Per questo stiamo approvando una legge quadro per l’aiuto economico e la salvaguardia del territorio”.
Alla domanda sulle prossime elezioni, Gelmini ha ribadito che sui territori il centrodestra esiste, governa Regioni e Comuni ottenendo ottimi risultati e sarebbe un errore buttare via quest’esperienza, tuttavia a livello nazionale i problemi ci sono. E ha spiegato: “Di fronte al governo Draghi, di unità nazionale, nel centrodestra ci sono state due scelte: la Meloni ha deciso di rimanere fuori e massimizzare il consenso, Forza Italia è entrata nel governo, e io ne sono orgogliosa, per consentire al Paese di passare da Conte a Draghi che rappresenta un elemento di stabilità e un punto di riferimento internazionale. Ci siamo rimboccati le maniche, anziché fare filosofia. Credo quindi che FI abbia avuto ruolo fondamentale nel salvaguardare gli interessi dell’Italia, il resto lo valuteranno gli italiani”.
(ITALPRESS).

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