TRIESTE (ITALPRESS) – “Malgrado l’invecchiamento della popolazione, abbiamo raggiunto il più alto numero assoluto di occupati della nostra storia. Questo significa che il Friuli Venezia Giulia è diventato un territorio fortemente attrattivo, confidando che lo diventi sempre di più. Abbiamo inoltre ridotto drasticamente il gender gap, cioè la differenza di occupazione tra uomini e donne”. Lo ha detto oggi a Trieste il governatore Massimiliano Fedriga nel corso del convegno annuale sul mercato del lavoro intitolato ‘Strategie e politiche del lavoro per un territorio attrattivo’. Tra i presenti, l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen. Come ha spiegato il massimo rappresentante della Giunta, la prima necessità di fronte ai cambiamenti epocali della contemporaneità è quella di una formazione continua, che prepari anche un cambiamento radicale della professione; la seconda sfida è la necessità di attrarre professionisti che abbiano competenze adeguate.
“Un esempio efficace è il modello avviato da Confindustria Alto Adriatico con il Ghana, dove i lavoratori richiesti dalle industrie regionali vengono formati prima dell’ingresso nel nostro Paese. Su questa linea ci stiamo muovendo anche con il Sud America, in particolare con Brasile e Argentina. Come Regione, siamo pronti a investire risorse nella formazione in quei territori, per promuovere un’immigrazione governata e non subita. In questo modo, chi arriva trova un’opportunità concreta e non rappresenta un problema. Possiamo inoltre valorizzare la presenza delle nostre comunità di corregionali già radicate in quelle aree, rendendole parte attiva di questo processo”.
“Nell’ambito delle priorità – ha aggiunto il governatore – c’è anche il tema della sicurezza sul lavoro. Da una parte dobbiamo lavorare sulla cultura della sicurezza, dall’altra dobbiamo utilizzare le nuove tecnologie. In questo è fondamentale collaborare con le categorie: ciò potrebbe portarci a una riduzione degli incidenti sul lavoro”.
In Regione gli occupati hanno superato le 527mila unità, con una crescita dell’1,5% rispetto al 2023 e del 3,8% sul 2019. Il tasso di occupazione ha raggiunto il 69,8%, mentre l’occupazione femminile è cresciuta di oltre l’8% rispetto a cinque anni fa. Si riduce il divario tra uomini e donne, con un gender gap che passa dal 15,9% all’11,6%. Anche il tempo indeterminato torna a crescere (+2,4% in un anno), segno che la qualità del lavoro migliora.
In proiezione futura, i numeri dicono che per mantenere l’attuale livello occupazionale, il tasso di occupazione dovrebbe salire al 79% entro il 2034 e all’88% entro il 2044. Da parte sua, infine, l’assessore Rosolen ha messo in evidenza come in questo primo trimestre si sia registrata un’inversione con l’aumento dell’occupazione femminile a tempo indeterminato.
-Foto ufficio stampa Friuli Venezia Giulia-
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