Fontana “Ci stiamo avvicinando alla zona rossa”

ATTILIO FONTANA PRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA

MILANO (ITALPRESS) – “Secondo i nuovi parametri introdotti dal governo ci stiamo sicuramente avvicinando alla zona rossa”. Lo dice Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, a SkyTg24. “Mi auguro che questi numeri si invertano” aggiunge Fontana, citando l’indice di contagiosità, l’Rt “passato all’1,24” in Lombardia; ma, precisa, “stiamo peggiorando e la situazione va monitorata e tenuta sotto controllo”. “Spero che l’indice Rt, come i ricoveri in ospedale calino, ma questo è solo un auspicio e, se questo non dovesse essere, questo è il rischio”, spiega Fontana, secondo cui “l’ondeggiamento tra zone arancioni, gialle e rosse non porta a una stabilità”. Interpellato sul nuovo parametro anti contagio che scatterebbe per le regioni che superano la soglia dei 250 contagiati ogni 100mila abitanti che il governo vorrebbe introdurre dal 15 gennaio per definire le zone rosse, risponde: “Il problema è che tutti questi parametridovrebbero avere una loro omogeneità, per cui bisognerebbe che non venissero introdotti uno con l’esclusione di un altro, ma con più chiarezza”.
Quanto alla chiusura delle scuole, “io e tutti i miei colleghi governatori siamo assolutamente convinti della necessità di che la scuola si svolga in presenza, è assolutamente evidente che non possiamo continuare a lasciare i ragazzi a casa. Ciò non toglie tuttavia che non possiamo negare le risultanze che emergono dai numeri e dalle preoccupazioni che tutti nostri medici e scienziati evidenziano”.
Capitolo vaccini. La Lombardia “non è un ritardo, questa non è una gara a chi arriva, prima, anzi, chi arriva prima rischia di ritrovarsi in difficoltà – spiega il governatore lombardo -. Noi abbiamo concluso con il commissario Arcuri un accordo in base al quale dovremmo finire il ‘primo girò di vaccinazioni entro il 28 gennaio, ed entro il 28 gennaio noi lo finiremo. Poi dovremo fare il secondo richiamo, e dato che deve essere svolto tra il 19esimo e il 23esimo giorno, dovremo avere la certezza di avere le altre dosi di vaccino, se no c’è il rischio di avere fatto tutto il primo ‘girò e poi non avere il vaccino, perchè siamo arrivati troppo presto, e quindi di dover ripartire da capo”.
(ITALPRESS).

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