Fipsas in campo per far conoscere la pesca ai diversamente abili

ROMA (ITALPRESS) – Prende il via domani, dal Lago Fipsas di San Pietro in Gu, in provincia di Padova, la collaborazione tra la Federazione e l’associazione CrossAbili di Mattia Cattapan. L’iniziativa fa parte del progetto federale “Ripartiamo con la Fipsas” finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed è il primo dei tanti appuntamenti messi in calendario tra febbraio e marzo, per far conoscere la pesca alle persone con disabilità e dare loro l’opportunità di trascorrere una giornata all’insegna del divertimento all’aria aperta. Dopo questo evento in provincia di Padova, dove verranno coinvolti venti ragazzi del centro diurno “L’Eco Papa Giovanni XXIII” di Dueville, si proseguirà l’1, 2 e 3 marzo al laghetto della Asd Mondo Pesca di Castelfranco Veneto, il 12 marzo si ritornerà a San Pietro in Gu, il 24 marzo al Lago Malcolm a Castello Lavazzo in provincia di Belluno. “Oltre all’attività agonistica siamo molto impegnati nel mondo del sociale – dice Francesca Cavallucci, vice segretario generale Fipsas – In particolare grazie al progetto ‘Ripartiamo con Fipsas’ stiamo organizzando una quarantina di eventi in tutta Italia in collaborazione con CROSSabili per far conoscere la pesca alle persone con disabilità. Non solo: il nostro prossimo obiettivo è quello di diventare federazione partecipante ai giochi paralimpici per le attività subacquee”. Durante ogni evento, inoltre, sarà presente come ospite Alvaro Dal Farra, ex pilota di freestyle motocross e attivo nel sociale che realizzerà uno show dedicato ai ragazzi con la sua moto.
“I ragazzi avranno l’opportunità di scoprire il mondo della pesca sportiva grazie alla disponibilità di istruttori federali qualificati – spiega Mattia Cattapan, fondatore di CROSSabili – Questo progetto rientra in quella che è la nostra mission principale, ovvero dimostrare che la disabilità non è un limite che preclude determinate esperienze e che con le giuste accortezze si possono abbattere molte barriere. Vuole essere anche l’occasione per creare momenti di convivialità, divertimento e condivisione soprattutto in un momento storico come questo in cui l’emergenza sanitaria rischia di diventare la causa di ulteriore isolamento e ulteriore sofferenza per le persone con disabilità”.
(ITALPRESS).

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