Fico “mai abbassare l’attenzione sulla mafia”

“Nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993, un terribile boato provocato dall’esplosione di una bomba, squarciò il silenzio della città di Firenze, provocando morti, feriti e gravissimi danni alle strutture abitative e al patrimonio artistico della città. Le vittime furono i coniugi Fabrizio Nencioni e Angela Fiume, rispettivamente ispettore dei vigili urbani e custode dell’Accademia dei Georgofili, le loro figlie Nadia e Caterina, di nove anni e di due mesi, e il giovane Dario Capolicchio, studente universitario fuori sede. Il lungo iter processuale definì la matrice mafiosa di una strage che ha spezzato affetti e distrutto progetti e percorsi di vita”. Lo ha ricordato il presidente della Camera, Roberto Fico, in occasione dell’anniversario della strage dei Georgofili.

“La città di Firenze serba vivo il ricordo di tanto ingiustificato orrore – ha aggiunto -. Un ricordo che non può essere disgiunto, soprattutto nei familiari delle vittime e in coloro che quella tragedia l’hanno personalmente vissuta, dalla legittima aspettativa di una piena verità su tutte le responsabilità, anche storiche e politiche, legate a quell’evento”.

“È necessario non abbassare mai il livello di attenzione rispetto alla mafia: la democrazia, la nostra vita di comunità – ha sottolineato Fico -, vanno costantemente difese ed alimentate. Siamo sempre chiamati a confrontarci con nuove sfide, ma ciò che deve sostenerci, anche nei momenti più difficili, è la consapevolezza di essere figli di una straordinaria storia di resistenza e resilienza rispetto ad avversari temibili e a pericolose minacce: la dittatura, i terrorismi, le mafie; una storia che ci ha lasciato in eredità la Carta Costituzionale, con inestimabili valori di libertà e di democrazia, e di cui sono stati protagonisti, nelle pagine sulla lotta alla criminalità organizzata, uomini speciali come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”.

“È questa consapevolezza, soprattutto, che deve aiutarci a guardare con fiducia al nostro futuro mantenendo sempre salde, e non negoziabili, le nostre ambizioni di giustizia e solidarietà”, ha concluso il presidente della Camera.
(ITALPRESS).

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