Ferrara, cultura e turismo nel progetto “Mura aperte”

LA CATTEDRALE DI FERRARA (FERRARA - 2010-10-01, Francesco Campani / Fotogramma) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

FERRARA (ITALPRESS) – Un viaggio a ritroso nel tempo, attraverso ricordi storici e bellezze architettoniche, grazie al supporto di avanzate tecnologie. E’ quanto avviene a Ferrara con il progetto “Mura Aperte” realizzato per volontà del Comune della città emiliana grazie ai fondi europei di sviluppo regionale conosciuti sotto la sigla Por Fesr-Fsc. Obiettivo dell’operazione è valorizzare e far conoscere, tanto alla cittadinanza locale quanto ai turisti, in modo innovativo, alcuni spazi situati nella parte sud delle Mura (che racchiudono, per nove chilometri complessivi, il centro storico di Ferrara e sono nate nella prima metà del XII secolo a scopo difensivo) recuperati con interventi di restauro allo scopo di favorire l’incremento di attività culturali, ricreative e di mobilità. Il tragitto, diviso tra mappa interattiva, video immersivi, podcast multilingua e persino un itinerario in “Realtà Aumentata”, inizia dal varco monumentale di Porta Paola all’interno della quale è stato creato un Visitor Center e allestita una SmartMap che permette ai frequentatori di approfondire le vicende legate a questa parte delle mura estensi: da un lato del pannello, i visitatori possono interagire con la mappa (in italiano e in inglese) sia ascoltando il podcast – composto di sei puntate di tre minuti l’una – prodotto per il progetto, sia dando il via all’esperienza in Realtà Aumentata inquadrando col proprio smartphone il QR Code indicato sul pannello; dall’altro lato, è invece possibile seguire una linea del tempo che evidenzia i principali interventi effettuati sulle Mura. In particolare, per il tour in Realtà Aumentata è stata sviluppata una WebApp fruibile sullo smartphone senza la necessità di scaricare alcuna applicazione. Porta Paola, dunque, come punto di partenza, e poi il Baluardo di San Lorenzo, di Sant’Antonio e infine il Baluardo dell’Amore: queste le tappe che si percorrono con la suggestiva partecipazione, sullo schermo dello smartphone, dell’avatar di Giovan Battista Aleotti (interpretato dall’attore Luca D’Addino), l’architetto protagonista della fortificazione delle mura meridionali di Ferrara nel Cinquecento, e che qui narra lo sviluppo della cinta dai primi anni del ducato estense sino ai giorni nostri con i recenti lavori di restauro. Lavori seguiti da professionisti che hanno anche collaborato alla messa a punto del podcast, prestando tra l’altro la loro voce: lo storico Francesco Scafuri, gli architetti Michele Pastore e Rossella Bizzi direttori dei lavori rispettivamente di Porta Paola e dell’ex Teatro Verdi, e Natascia Frasson, architetto e dirigente ai servizi beni monumentali e patrimonio del Comune. “Mura Aperte” ha goduto alla sua inaugurazione anche della presenza di una madrina d’eccezione: Alessia Maurelli, capitana della nazionale italiana femminile di ginnastica ritmica (le celebri “Farfalle”), bronzo olimpico a Tokyo 2021 e vincitrice quest’anno di due medaglie d’oro e due d’argento ai Campionati Europei svoltisi a Tel Aviv. La realizzazione di “Mura Aperte” è stata affidata dall’amministrazione ferrarese, dopo gara pubblica, a Capitale Cultura Group, realtà internazionale specializzata come dice il suo stesso nome in attività culturali ad alto tasso tecnologico e che per l’occasione ha coinvolto ArtGlass, azienda del gruppo leader nella proposta di Realtà Aumentata, e EArs, professionisti nella produzione audio.
– Foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

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