MONDIALE CADETTI E GIOVANI, ITALIA AI PIEDI PODIO FIORETTO

Si spengono le luci sui Campionati del Mondo Cadetti e Giovani Verona2018. Al Cattolica Center scaligero l’ultima giornata di gara ha visto lo svolgimento delle gare a squadre di fioretto maschile e femminile under20. L’Italia si ferma a quota 13 nel medagliere complessivo, dopo che le due formazioni azzurre protagoniste della giornata conclusiva sono rimaste ai piedi del podio. Nel fioretto femminile, la squadra del CT Andrea Cipressa, composta da Serena Rossini, Elena Tangherlini, Marta Ricci e Martina Favaretto, conclude al quarto posto. Le azzurre, dopo aver superato, nel turno delle 32, l’Irlanda per 45-29 ed aver avuto ragione della Romania per 38-31 e poi ai quarti del Giappone per 45-35, sono state sconfitte in semifinale dagli Stati Uniti col punteggio di 45-36.
Nella finale per il bronzo, contro la Germania, a staccare il pass per il terzo gradino del podio col punteggio di 45-42.
Nel fioretto maschile, invece, il quartetto azzurro composto da Tommaso Marini, Davide Filippi, Pietro Velluti Franzi e Matteo Claudio Resegotti, si ferma ai quarti di finale.
Gli azzurri che avevano sconfitto in sequenza dapprima la Serbia per 45-24 e poi, con lo stesso punteggio, anche Singapore, sono stafi fermati dalla Russia col punteggio di 45-39.
Per loro si è aperto quindi il tabellone dei piazzamenti dal quinto all’ottavo posto che li ha visti superare dapprima la Germania per 45-37 e poi il Belgio per 45-34, chiudendo così al quinto posto.
Il Mondiale per l’Italia si chiude quindi con 13 medaglie: 3 titoli, 4 medaglie d’argento e 6 di bronzo. “Complessivamente non possiamo che dirci soddisfatti – ha commentato il vice presidente vicario della Federazione Italiana Scherma Paolo Azzi – ci sono state luci e ombre, cose buone e meno buone come succede sempre in una manifestazione tanto lunga, e se non avessimo perso due finali per una stoccata avremmo potuto competere per la vittoria del medagliere. Per molti ragazzi, un Mondiale in casa può aggiungere pressione, abbiamo una squadra ancora molto giovane e non saranno molti quelli che usciranno dalla categoria l’anno prossimo. Tanti Paesi stanno emergendo, l’Asia non è più una rivelazione, altri come USA e Giappone puntano fortissimo su Cadetti che sono molto più avanti rispetto ai nostri ma magari avranno una carriera più breve. Di certo i ct dovranno analizzare cosa ha funzionato e cosa meno, come sempre”.
(ITALPRESS).

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