Expo2030, Pecoraro Scanio “Roma merita di vincere, unità fa ben sperare”

ROMA (ITALPRESS) – Alfonso Pecoraro Scanio ha sostenuto la candidatura di Roma per Expo2030 dalla prima proposta dell’allora sindaca Virginia Raggi e anche con un appello della lista Roma Ecologia e Innovazione a Draghi perchè firmasse in tempo la candidatura ufficiale. Ha poi rilanciato a dicembre proprio ad ExpoDubai con il commissario Glisenti la campagna per sostenere la candidatura. E’ stato anche uno dei motivi, assieme alla rete Ecodigital, per il sostegno a Gualtieri al ballottaggio ed è presente a Dubai anche per la presentazione ufficiale del logo e del progetto del sito a Tor Vergata.
“Credo che Roma meriti la sua prima Expo dopo che ne fu privata per la guerra mondiale e l’unità di tutte le istituzioni e della società civile insieme al lavoro della diplomazia ufficiale e di quella dal basso può raggiungere questo traguardo – dice all’Italpress il presidente della Fondazione Univerde -. Ho seguito la determinazione con cui si sta lavorando con la Raggi prima e con Gualtieri ora e mi fa ben sperare. La scelta di diplomatici di esperienza e capacità come Massolo e Scognamiglio dimostra volontà di vittoria”.
“E la presentazione qui a Dubai con l’affollato concerto di Mahmood e l’impegno del commissario Glisenti e di architetti del livello di Ratti e Rota sono tutti elementi di incoraggiamento”, aggiunge. E la ricaduta sulla città? “Il tema della sostenibilità, della rigenerazione e dell’inclusione è centrale e la proposta di Tor Vergata mi dicono scelta per richiesta del bureau internazionale spero possa valorizzare il Polo universitario e recuperare strutture degradate evitando consumo di suolo. Sui dettagli – sottolinea Pecoraro Scanio – deciderà ovviamente il comune dove l’elezione della Raggi a presidente della commissione Expo è un segno di quella volontà unitaria che è condizione per il successo”. Pecoraro Scanio aiutò, assieme a Romano Prodi, la sindaca Letizia Moratti per Expo Milano con le sua azioni a favore delle piccole isole di Caraibi e Pacifico. “Cosa consiglio ora? Io avevo promosso e firmato all’Onu un ‘alleanza per le ‘small islands’ che è diventata, con mio orgoglio, una best Practice di cooperazione internazionale corretta. Proprio ieri a Dubai sono venuti i commissari di Tuvalu e altri piccoli stati”.
“Io – sottolinea l’ex ministro – feci sostenere azioni di adattamento al cambiamento climatico con fondi italiani gestiti davvero dalle autorità locali senza imporre aziende italiane o amiche e controllando il corretto uso. Questo fu apprezzato e quando i diplomatici della Farnesina andarono a chiedere sostegno per la Expo trovarono una accoglienza positiva. Gli oltre 20 voti delle piccole isole fecero vincere Milano rispetto a Smirne. E la Moratti mi ringraziò, gesto di riconoscenza raro che perciò ricordo con piacere. Questa volta occorrono azioni dirette contando sul prestigio di Roma. E noi certo aiuteremo con una diplomazia dal basso che serve a mobilitare società civile e opinione pubblica. Io voglio vedere la mia Capitale rilanciata anche così, come è successo a Milano”.
(ITALPRESS).

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